Coronavirus oggi in Italia, bollettino del 4 marzo 2021: +22.865 nuovi positivi

136

coronavirus covid-19 giovedì

L’ex capo della Protezione Civile Bertolaso non esclude che tutta l’Italia potrebbe finire in zona rossa: serve accelerare le vaccinazioni

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, giovedì 4 marzo 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Preoccupa pressione sugli ospedali. Nelle ultime ventiquattro ore si é infatti registrato un incremento di 193 unità per quanto riguarda i ricoveri ordinari e di 84 per la terapia intensiva. A livello nazionale la media di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è del 26%: al 30% la soglia é definita critica. Le situazioni più gravi in terapia intensiva sono in Umbria, Molise, Trento, Abruzzo, Friuli, Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Bolzano e Toscana. A fronte di questi dati il Governatore della Lombardia Attilio Fontana ha emanato l’ordinanza che pone la Regione in zona arancione scuro da oggi fino al 14 marzo.

Tutte le regioni italiane potrebbero presto passare in zona rossa perché ci  sono segnali di risalita della curva e la variante inglese oggi è prevalente. A lanciare l’allarme é Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile e consulente della Regione Lombardia per il piano vaccinale. Per migliorare la situazione attuale non ci sarebbe altra soluzione che incrementare la campagna vaccinale, visto che, secondo lui, si può fare molto di più rispetto a quello che già facciamo.

BOLLETTINO DEL 4 MARZO

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 22.865 i nuovi casi su 339.635 tamponi processati. Il tasso di positività é salito al 6,7%. I decessi sono stati 339 per un totale di 98.974. 2.475 (i ricoverati in terapia intensiva , mentre sono 20.157 (+64) quelli ricoverati nei reparti ordinari (+394).

SITUAZIONE VACCINI

Nel pomeriggio di ieri il Premier Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Da quanto si apprende oggetto della conversazione sarebbe stata la richiesta di una accelerazione nella fornitura dei vaccini. Si sarebbe parlato anche di Recovery Fund e dell’esigenza di una gestione europea dei flussi migratori.

“Accelerare sul piano vaccinale” é, quindi, la parola d’ordine. A tal fine il nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo,  punta a un maggior coinvolgimento dei drive-in. Altra soluzione potrebbe essere, sulla sorta di quanto avviene nel Regno Unito, la somministrazione unica per tutti coloro che hanno già contratto, e superato, perché eviterebbe le scorte per i richiami. A tale proposito é già stata emanata la circolare del Ministero della Salute ‘Vaccinazione dei soggetti che hanno avuto un’infezione da SARS-CoV-2′, firmata dal direttore della Prevenzione Gianni Rezza. dove di legge che “È possibile considerare la somministrazione di un’unica dose di vaccino” anti-Covid-19 nei soggetti con “pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica)”; già recepito il parere di AIFA.

PREOCCUPA LA VARIANTE BRASILIANA

Il Professor Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto superiore di Sanità, ha confermato che la variante inglese è diventata dominante in Italia. Ma a preoccupare ancora di più ora é  la variante brasiliana, alla quale è dovuto il 4,3% dei nuovi casi nel Paese, soprattutto nelle Regioni del Centro Italia. Il  Professor Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha aggiunto che alla base delle preoccupazioni c’é che, secondo quanto riferito da medici brasiliani, la variante renderebbe possibile l’infezione anche dopo la vaccinazione, anche se si tratterebbe eventualmente di forme di Covid decisamente più leggere.

LA SITUAZIONE NEL MONDO

Continua a calare la curva dei contagi nel Regno Unito.Anche la cancelliera Angela Merkel ha annunciato che presto in Germania potrebbero essere allentate le misure restrittive. Picco di contagi in Grecia.

IL BOLLETTINO DEL 3 MARZO

Nelle ultime ventiquattro ore in Italia si sono registrati 20.884 nuovi casi (ieri i nuovi positivi erano stati 17.083) su 358.884 tamponi (ieri 335.983). 347 morti per un totale di 98.635 vittime. Il tasso di positività è salito al 5,9% (ieri 5,1%). In aumento i ricoveri nelle terapie intensive, che sono 2.411 (+84). I ricoveri ordinari aumentano sono 19.763 (+193).

Nel dettaglio, gli attualmente positivi sono: 81.252 in Campania, 69.336 in Lombardia, 46.698 in Emilia Romagna, 35.789 nel Lazio, 33.668 in Puglia, 25.764 in Veneto, 25.129 in Sicilia, 19.259 in Toscana, 17.931 in Piemonte, 13.040 in Abruzzo, 12.706 in Sardegna, 10.555 in Friuli Venezia Giulia, 9.912 nelle Marche, 7.938 in Umbria, 6.763 a Bolzano,6.259 in Calabria, 5.498 in Liguria, 4.247 in Basilicata, 3.753 a Trento, 1.758 in Molise, 166 in Valle d’Aosta.