Alla fine dell’udienza di ieri, infatti, il gup ha proposto alle parti la data del 17 ottobre per quella successiva, ma a quel punto l’imputato, presente in aula e accusato di truffa per aver contraffatto una banconota da 50 euro per un acquisto, si è alzato esclamando: “Il 17 no, dottore, porta sfiga”.
Così il giudice, dopo un sorriso, gli ha replicato: “Guardi, però, che non è mica di venerdì”. E l’imputato: “Fosse stato di venerdì non sarei nemmeno uscito di casa”. A quel punto, convinto dalla scaramanzia e dall’ironia dell’imputato, il gup gli ha concesso di rivedersi un altro giorno, il 24 ottobre.
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