“Quella che vogliamo – aggiunge – non è certo una riforma punitiva verso la magistratura, anzi vogliamo una riforma che valorizzi il lavoro dei tanti magistrati seri e perbene finora ostaggio di gruppi di potere organizzati e ideologicamente orientati. Al tempo stesso una riforma che restituisca ai cittadini le garanzie proprie di una democrazia liberale. Noi continuiamo a lavorare in parlamento per questo. La riforma varata dal governo contiene aspetti positivi, ma può essere migliorata in modo significativo. In ogni caso, è importante che i cittadini si possano finalmente pronunciare su un tema che li riguarda in modo diretto. E sono sicuro che gli italiani non perderanno l’occasione di manifestare i loro convincimenti”.
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