D’Alema: “Se il Pd passasse da Renzi a Zingaretti non resterei indifferente”

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REGGIO CALABRIA – “Se il Pd passasse dall’essere il partito di Renzi, che dice ai lavoratori che è contro i sindacati, a favore del lavoro precario, all’essere il partito di Zingaretti, io non sarei indifferente ad un cambiamento di questo tipo”. A dirlo Massimo D’Alema, presidente della fondazione di cultura politica Italianieuropei, ospite alla festa de “La Sinistra” organizzata a Reggio Calabria.

“Zingaretti – ha aggiunto – è uno che dice che bisogna ricostruire una sinistra, anche una unità della sinistra. E forse non è un caso che lo stesso giorno in cui noi abbiamo perduto le elezioni in Italia, Zingaretti le ha vinte nel Lazio. Prendendo seggio per seggio centomila voti in più di quelli che il centrosinistra ha preso nella stessa tornata politica. Vuol dire che gli elettori hanno saputo distinguere tra il Pd di Renzi alla guida del Paese e Zingaretti. Questo qualcosa ci deve dire. Ci dice che la sinistra può riguadagnare terreno se torna ad essere quella forza che rappresenta il mondo del lavoro ed i cittadini più deboli. E’ una strada difficile, ma c’è”.

“La rottamazione è stata una cosa stupida che ha finto per rottamare alcuni leader. Ha finito per distruggere una cultura e ha rottamato diversi milioni di elettori. E’ stato un grave errore. E questo andrebbe chiaramente detto in un Congresso del Pd. Non perché ce l’ho con una persona. Quella persona ormai non c’è più. Il problema non esiste, è superato. Ma perché ritengo che la condizione per tornare a parlare ai cittadini, se si è sbagliato, è riconoscerlo”.