Dazi, intesa Stati Uniti – Unione europea: il commento di Confagricoltura

68

confagricolturaROMA – “L’impegno assunto dall’UE di aumentare i flussi di importazione di soia che già arrivano dagli Stati Uniti, ripropone con forza l’esigenza di accrescere la produzione europea di proteine vegetali”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è così ritornato sull’intesa raggiunta a Washington, tra gli Stati Uniti e l’Unione europea per fermare la guerra commerciale in atto.

“La produzione di soia nella UE ammonta a meno del 20 per cento del fabbisogno interno – ha aggiunto Giansanti – e per coprire per intero i consumi è necessario importare ogni anno oltre 32 milioni di tonnellate di semi e farine di soia. Gran parte delle importazioni arriva da paesi (Brasile, USA, Argentina e Paraguay) dove sono prevalenti le colture geneticamente modificate (Ogm)”.

“Ridurre la dipendenza dall’esterno per le proteine vegetali è una questione di carattere strategico per l’agricoltura e per la zootecnia nella UE“, ha sottolineato Giansanti.

Confagricoltura ricorda che nel luglio dello scorso anno, 14 Stati membri della UE, tra i quali l’Italia, hanno sottoscritto un documento (“EU soya declaration”) per sollecitare un’iniziativa tesa ad aumentare la produzione interna di soia e ridurre, di conseguenza, la dipendenza dall’esterno.

A seguito di tale iniziativa, la Commissione europea ha annunciato la presentazione entro quest’anno di un “piano proteine vegetali”.

“Dovremo fare in modo che il piano si traduca in misure concrete ed efficaci in tempi brevi – ha concluso Giansanti – perché le imprese agricole italiane hanno un ruolo di rilievo da svolgere”. Ci impegniamo fin d’ora a sostenere le iniziative che il ministro Centinaio intenderà promuovere”.