Di Maio torna a parlare di un contratto di governo

68

ROMA – Un governo che duri tre anni va rafforzato “con un contratto che dica ai cittadini cosa e quando si farà”.

Lo dice il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, che intervistato in apertura dal Messaggero sulle Regionali in Emilia sostiene che “gli iscritti si sono espressi”, ora ci vuole un’apertura alle liste civiche a sostegno del progetto: “Se non ci presentassimo tanti nostri simpatizzanti voterebbero per i sovranisti”.

Sulla legge elettorale, il ministro degli Esteri avverte: deve partire da un accordo nella maggioranza. Poi annuncia una grande riorganizzazione, che vedrà nascere il primo organo politico del Movimento 5 Stelle.

“Se il M5S è forte e compatto, il governo è forte e compatto – ha poi detto in mattinata Di Maio a Grammichele – Noi siamo la prima forza politica in Parlamento, di maggioranza e necessariamente abbiamo il dovere di essere forti, compatti e coesi perché in questo modo il governo è forte, compatto e coeso”.

“Noi siamo aperti a tutte le forze civiche del territorio, questo è il nostro obiettivo”, ha aggiunto il capo politico del M5S ai cronisti che gli hanno chiesto se ci fosse una chiusura definitiva a una alleanza col Pd in Emilia Romagna e in Calabria per le regionali.

“Se chiediamo ai cittadini di eleggere il loro governatore della Regione sono loro che decidono chi votare. Non è questione di strategie e di come fare la lista. Noi noi siamo aperti sui temi a tutti. Come M5s siamo aperti a coalizioni con realtà civiche sul territorio, questo è il nostro impianto dello statuto e del regolamento”, ha spiegato ancora Di Maio ai cronisti che gli hanno chiesto se non ritenga un favore al centrodestra andare al voto in Emilia Romagna senza accordo con il Pd.