Digitalizzazione PA, Coppola: necessità “technology assessment” per le norme

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ROMA – Prosegue l’attività della Commissione parlamentare di inchiesta per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Dopo l’audizione dello scorso 20 dicembre con i vertici di EY, oggi  sono stati ascoltati il Public Sector Consulting per l’area EMEA (Europe, Middle East, Africa) di PwC, Giancarlo Senatore, accompagnato da Giovanni Mariani, responsabile Public Sector per l’Italia, e il Public Sector Industry Leader di Deloitte Italia, Guido Borsani assieme a Gianluca Di Cicco, partner di Deloitte Consulting.

Diversi i temi affrontati che hanno trovato riscontro nelle indagini della Commissione: è stato ribadito come la trasformazione digitale non sia frenata dall’assenza di tecnologia ma, spesso, da alcune problematiche relative alle risorse umane e all’organizzazione (sarebbero utili incentivi all’innovazione, formazione, cultura e rischio del cambiamento).

“Mi fa piacere come uno dei punti suggeriti nelle audizioni sia quello di un ‘technology assessment’ per le norme, che vada nella direzione della mia proposta di modifica del regolamento della Camera per istituire un’unica commissione permanente, che affronti le tematiche dell’Agenda digitale. Una proposta sottoscritta da quasi 200 parlamentari per una modifica che si potrebbe attuare fin da subito”, dichiara il presidente della Commissione Paolo Coppola, sottolineando anche l’importanza del controllo di gestione, proprio in funzione del piano triennale dell’Agid, pronto per essere approvato.