«Si tratta di un primo passo rispetto a un’opera complessa e lunga», aggiunge la Cna. Le attività libere contenute nella prima tabella allegata al provvedimento, se dimostrano la vitalità del settore artigiano, sono comunque contenute in un perimetro limitato: è il caso del “graphic designer”. Quanto ad attività più tradizionali e diffuse, dalle pasticcerie alle gelaterie passando per le pizzerie a taglio, contenute nella seconda tabella, lodevole è l’intenzione di arrivare alla eliminazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività)».
Ma va sottolineato nel contempo che «dietro ogni Scia si nasconde una serie di atti presupposti che andrebbero mappati e ridotti secondo proporzionalità e buon senso per evitare disparità significative tra operatori ubicati in territori diversi, perfino se limitrofi». In conclusione, Cna auspica che «comuni e regioni diano effettiva attuazione allo snellimento burocratico evitando di intervenire in maniera difforme allo spirito del decreto».
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