Election day, Camera: ok al decreto, passa al Senato

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ROMA – Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge sull’election day, che accorpa le Amministrative ai referendum. I voti a favore sono stati 325, 28 i contrari, otto gli astenuti. Il testo passa al Senato. Il decreto ha introdotto la previsione dell’inserimento personale della scheda nell’urna da parte dell’elettore per ridurre rischi di contagio; con lo stesso obiettivo introduce novità per seggi accorpati o speciali per i ricoverati nei reparti Covid o in isolamento e per le sanificazioni dei seggi.

Per questo sono stati riservati 38 milioni di euro per l’anno 2022, destinati solo alla parte della sanificazione locale. Inoltre si rinvia dal 2022 al 2023 la sperimentazione, introdotta dalla legge di bilancio 2020, della modalità di espressione del voto in via digitale, che sarà limitata alle elezioni politiche.

Un articolo prevede, quindi, per le prossime elezioni della Camera dei deputati e del Senato, che l’esonero della raccolta delle sottoscrizioni per la presentazione delle candidature, si applica anche ai partiti o ai gruppi politici che rispettano almeno una delle seguenti condizioni: se sono costituiti in gruppo parlamentare, in almeno una delle due Camere, al 31 dicembre 2021; se hanno presentato candidature con proprio contrassegno alle ultime elezioni per la Camera dei deputati – quelle del 4 marzo 2018 – o alle ultime elezioni europee – quelle che si sono svolte l’anno successivo, il 26 maggio 2019 – in almeno due terzi delle circoscrizioni ed abbiano ottenuto almeno un seggio in ragione proporzionale, oppure che abbiano concorso alla determinazione della cifra elettorale nazionale di coalizione, avendo conseguito, sul piano nazionale, un numero di voti superiore all’1 per cento del totale.