Elezioni europee 2019, come e dove si vota

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Il 26 maggio i cittadini europei andranno alle urne: dai loro voti si definirà il nuovo Parlamento e, in via indiretta, anche il Presidente della Commissione, tramite il meccanismo degli “Spitzenkandidaten”

Si avvicina la data delle elezioni europee, che nei 27 stati attualmente membri dell’UE si svolgeranno tra il 23 e il 26 maggio 2019. In Italia la data prescelta per recarsi alle urne è domenica 26 maggio, dalle ore 7 alle 23. Potranno votare tutti i cittadini italiani maggiorenni iscritti nelle liste elettorali.

I cittadini italiani residenti nei Paesi UE possono scegliere se votare per i rappresentanti del Paese in cui risiedono oppure per i rappresentanti italiani. Chi si trovi temporaneamente in un Paese UE per ragioni di lavoro o studio può votare per i rappresentanti italiani, purché abbia presentato apposita richiesta entro il 7 marzo 2019.

Per esprimere il proprio voto sarà necessario recarsi presso il seggio elettorale cui si è iscritti, ed esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale.

Per alcune categorie di elettori (militari, forze di polizia, vigili del fuoco, naviganti, degenti, detenuti) sono previste specifiche condizioni di voto: nel caso in cui ci si trovi in luoghi diversi da quello di residenza per causa di servizio, degenza oppure detenzione è infatti possibile votare non presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste si è iscritti.

Il Parlamento Europeo viene eletto a suffragio universale diretto, con sistema proporzionale: l’assegnazione dei seggi avviene in modo da poter assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti.

In Italia e in alcuni altri paesi europei viene utilizzato il voto di preferenza: gli elettori hanno la possibilità di indicare da una a tre preferenze nell’ambito della lista prescelta. In questo caso dovranno rispettare l’alternanza di genere: se si esprime più di una preferenza, non è possibile votare per candidati di un solo sesso.

Le prossime elezioni sono importanti non solo per la composizione del Parlamento europeo, ma anche per la nomina del presidente della Commissione. A partire dal 2014 è stato infatti utilizzato il sistema degli Spitzenkandidaten (dal tedesco, ‘ candidati di punta’): i cittadini, votando, potranno indirettamente determinare chi sarà il prossimo presidente della Commissione Europea.

Nei mesi precedenti le elezioni, i vari partiti politici europei hanno scelto il proprio candidato alla Presidenza della Commissione, carica attualmente ricoperta da Jean-Claude Junker: dopo il 26 maggio il partito europeo che avrà ottenuto il maggior numero di seggi acquisirà il diritto di proporre il suo candidato al Parlamento, il quale deciderà se confermarlo o rifiutarlo. Per le elezioni 2019, l’unico politico italiano candidato presidente è Emma Bonino, che si presenta per l’ADLE (Alleanza dei Democratici e Liberali per l’Europa).

A cura di Barbara Miladinovic