Emergenza Xylella: da Cirone l’esortazione a salvaguardare il patromonio apistico

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apiROMA – “Non compete agli Apicoltori definire modalità di controllo del batterio Xylella fastidiosa, che sta danneggiando gli uliveti pugliesi. É doveroso, tuttavia, ricordare alle Autorità competenti che l’Ape italiana è patrimonio della biodiversità e che va tutelata e salvaguardata ai sensi della Legge n. 313/2004 per la Disciplina dell’Apicoltura: attività, questa, riconosciuta di interesse nazionale utile per la conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dell’agricoltura in generale”.

Così Raffaele Cirone, presidente della FAI – Federazione Apicoltori Italiani, che nel rispetto della norma vigente chiede che non si proceda con l’utilizzo indiscriminato e generalizzato di insetticidi, in particolare quelli appartenenti alla classe dei neonicotinoidi, vista la loro pericolosità per tutti gli insetti impollinatori.

“Si rafforzi piuttosto, a qualunque livello, ogni azione coordinata tra Istituzioni, Agricoltori e Apicoltori – ricorda ancora il presidente Cirone – affinché si diffondano buone pratiche sostenibili. Quale che sia il piano di contrasto alla Xylella degli ulivi, esso non si traduca dunque in una inutile e ingiustificabile ecatombe del patrimonio apistico pugliese che da sempre concorre alla produttività dell’intero comparto agricolo”.

Ecco perché la FAI-Federazione Apicoltori Italiani ha chiesto, sull’argomento, un urgente ed esplicito pronunciamento del Ministero delle Politiche Agricole e la contestuale convocazione del tavolo tecnico “Apicoltura-Agricoltura”.