ROMA – “La CNA è nettamente contraria a caricare su cittadini, famiglie, artigiani e piccole e medie imprese il costo degli oneri generali di sistema del mercato elettrico evasi da soggetti morosi”.
E’ la posizione espressa oggi dalla CNA nel corso di un’audizione presso la Commissione Attività Produttive della Camera.
“Oggi il costo finale dell’energia pagato dalle piccole e medie imprese – osserva la CNA – ha raggiunto ormai un livello intollerabile, superiore di circa 35 punti rispetto alla media europea. Un disallineamento causato proprio dallo sproporzionato peso degli oneri generali che gravano sulle bollette delle piccole e medie imprese del 36%. E’ un gap competitivo fortissimo che penalizza le possibilità di sviluppo della manifattura italiana, costituito in larga parte da Pmi”.
“Per questo motivo è necessario prevedere una riforma del sistema degli oneri generali che ne sposti la fonte di finanziamento al di fuori della bolletta, agganciandola, anche parzialmente, alla fiscalità generale. Nel frattempo una strada che può essere sicuramente imboccata è quella di puntare al modello del Canone Rai per la riscossione degli oneri generali di sistema. Una opzione che, in attesa di una soluzione più strutturale al problema, rappresenterebbe una modalità per ridurre l’impatto della socializzazione a pioggia”.