Esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio a Casalbordino, Codacons: “74 morti in 20 anni”

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CASALBORDINO (CH) – Ancora un gravissimo incidente in Italia che vede coinvolta una fabbrica di fuochi d’artificio, per la precisione una ditta specializzata nello smaltimento e recupero di polveri. Lo denuncia il Codacons, intervenendo sul caso dell’esplosione registrata oggi a Casalbordino, in provincia di Chieti.

Il bilancio provvisorio dell’incidente, che registra al momento tre morti, porta a 74 il numero totale di vittime registrate in Italia dal 2000 ad oggi a causa di esplosioni nelle fabbriche di fuochi d’artificio – spiega l’associazione – Una vera e propria strage che riporta la questione della sicurezza in primo piano.

“Servono più controlli presso tali strutture e occorre verificare costantemente il rispetto delle norme di sicurezza – afferma il presidente Carlo Rienzi – La magistratura dovrà accertare se vi siano state omissioni sul fronte della sicurezza e negligenze da parte di chi aveva il compito di garantire il rispetto delle norme”.

Di seguito gli incidenti mortali registrati in Italia dal 2000 ad oggi a causa di esplosioni nelle fabbriche di fuochi d’artificio:

18 maggio 2000 a Veroli (Frosinone): 3 morti

23 novembre 2001 a Morrona, frazione di Terricciola (Pisa): 4 morti

2 maggio 2002 a Terzigno (Napoli): 3 morti

30 agosto 2002 a Visciano (Napoli): 3 morti

5 luglio 2004 a Giugliano (Napoli): 5 morti

19 luglio 2005 a Teggiano (Salerno): 2 morti

6 agosto 2005 a Ottaviano (Napoli): 3 morti

24 maggio 2006 a Mercato San Severino (Salerno): 2 morti

23 aprile 2007 a Gragnano (Napoli): 3 morti

11 maggio 2007 a Piane di Montegiorgio (Fermo): 3 morti

6 febbraio 2008 a S.Egidio di Madonna delle Macchie (Orvieto): 4 morti

3 ottobre 2010 a Taggia (Imperia), tre i feriti gravi

10 gennaio 2011 a Santa Venerina, versante sud-est dell’Etna: 2 morti

2 febbraio 2011 a San Giovanni di Ceppaloni (Benevento): un morto

12 settembre 2011 ad Arpino (Frosinone): 6 morti

25 luglio 2013 a Città S.Angelo (Pescara): 4 morti

9 luglio 2014 a San Donato di Tagliacozzo (Abruzzo): 2 morti

13 maggio 2015 a Napoli: 3 morti

24 luglio 2015 a Bruscella di Modugno (Bari): 10 morti

9 novembre 2018 ad Arnesano (Lecce): 2 morti

14 marzo 2019 a Gesualdo (Avellino): 1 morto

20 novembre 2019 a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina): 5 morti

21 dicembre 2020 a Casalbordino (Chieti): almeno 3 morti