“Il piano della Regione – ha sottolineato Emiliano – è semplice: innanzitutto fare di Taranto la capitale dell’idrogeno italiano ben sapendo che miracoli non esistono, ma nel tempo immaginiamo con l’idrogeno di eliminare qualsiasi emissione nociva dalla fabbrica. E solo a queste condizioni possiamo immaginare che Taranto continui per conto dell’Italia a svolgere questa funzione di produzione dell’acciaio”. E ha concluso: “Se invece qualcuno pensa, con la scusa della crisi energetica e delle difficoltà finanziarie, di continuare a far emettere da questa fabbrica sostanze nocive per la salute – ha concluso – sappia che questo sacrificio non può essere portato avanti”.
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