Fantacalcio, sale la febbre: asta con gli amici o virtuale?

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fantacalcio denaroIl campionato si avvia verso la seconda giornata, ma non si placa la febbre da fantacalcio. Se, infatti, sono partiti tutti i tornei virtuali, molti appassionati si stanno concentrando ancora sull’asta da fare con gli amici.

Via allo studio

Con il mercato aperto, molti appassionati di fantacalcio decidono di saltare due giornate e fare l’asta a mercato chiuso, in modo da avere le idee chiare sugli arrivi e sulle cessioni delle squadre.

Anche i tornei online si sono adeguati al mercato sempre aperto: infatti molti danno la possibilità di fare scambi illimitati fino alla chiusura del mercato, per poi porre un freno, una volta che vengono definite le rose.

Questa è, per molti, ancora una fase di studio. Gli stessi allenatori non hanno le idee chiare su quali giocatori avranno a disposizione e quali disposizioni tattiche effettuare.

Meglio gli amici o i tornei online?

Ogni anno questo è un dilemma che si ripropone: tornei tra amici o online? Molti non scelgono e partecipano ad entrambi.

La differenza tra i due tornei è sostanziale: nella prima, ogni squadra ha giocatori diversi, nella seconda no. Inoltre, In quest’ultimo caso contano non tanto i giocatori che ogni squadra ha, ma quando li ha. Bisogna valutare bene il momento in cui vendere un giocatore piuttosto che un altro e la differenza la fanno molto spesso gli ultimi arrivati. Questo, perchè, in questo si tratta di tornei a somma punti, dove si vince e si perde per pochissimo.

L’asta tra amici è, invece, un torneo a scontri diretti. Qui la differenza la fanno gli episodi di ogni singola gara di campionato e si ha un risultato più immediato.

La bellezza dello sfottò

Due cose fanno preferire l’asta tra amici a quella virtuale. In primo luogo, l’asta stessa. All’interno di questa ci sono mille storie da raccontare: sfottò, imprecazioni ed esultanze. Insomma: è un torneo nel torneo.

La seconda cosa sono gli scambi. Passare ore a messaggiare con un altro fantallenatore per portare a casa quel giocatore che non si è riuscito a prendere in sede d’asta, è un passatempo che occupa gran parte del tempo dei fantallenatori.

E poi…poi c’è lo sfottò: battere un acerrimo rivale, magari per mezzo punto, o un rigore in pieno recupero, non ha prezzo.

Con i tornei virtuali sicuramente si hanno montepremi più ricchi, ma si gioca con persone virtuali e si perde tutta la bellezza della sfida.

Del resto, il fantacalcio, senza presa in giro, che gusto c’è a farlo?