Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Esteri, Piero Fassino, intervenendo oggi all’11mo Meeting dell’Asian Parliamentary Partnership (ASEP) dedicato al tema della partnership parlamentare per la pace e lo sviluppo sostenibile.
“Il principio di non interferenza negli affari interni di un Paese – ha dichiarato il Presidente Fassino – non può in alcun modo giustificare la passività e l’inerzia di fronte alla perdurante violazione dei diritti delle donne e degli uomini birmani, violazione che non può essere tollerata proprio in nome di quei principi di pace e sicurezza ripetutamente invocati nel corso di questa Conferenza di rappresentanti parlamentari, eletti per garantire i diritti e la libertà dei cittadini.”
Fassino ha perciò espressamente invitato l’Assemblea ASEP ad adoperarsi nelle sedi opportune per chiedere fermamente l’applicazione dei 5 punti indicati nella piattaforma Asean e dedicati alla soluzione del problema birmano, fra cui la nomina di un Inviato Speciale per promuovere il dialogo tra la giunta militare e le forze di opposizione e favorire il ripristino dell’ordine costituzionale democratico.
“Anche per questo – ha concluso il Presidente Fassino – sarebbe coerente inserire nella Dichiarazione finale del Meeting uno specifico riferimento al rispetto dei diritti umani.
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