Si trovino inoltre “soluzioni anche normative” perché un intervento contro la speculazione energetica “non diventi a carico delle istituzioni”. Fedriga è “molto preoccupato” per la crisi energetica. “Rischiamo di far sì che il sistema industriale produttivo e sociale europeo non abbia risposte rispetto ad aumenti che non sono movimenti di mercato ma speculativi con numeri insostenibili per il sistema produttivo di tutta Europa. Spero che tutti i Paesi europei, l’Ue, i territori e le regioni possono muoversi in modo compatto”, come “è successo durante il Covid”.
In questo senso, per Fedriga “il Pnrr non è qualcosa di religiosamente intoccabile”, “alcune correzioni si possono proporre, legate all’emergenza energetica, all’approvvigionamento di materie prime, alla capacità di autosufficienza del sistema europeo nelle filiere produttive”. Infine, la Regione Fvg punta su Bruxelles e annuncia il lancio dal primo novembre di un nuovo portale in cui “ci potrà essere una interazione unica di impresa e cittadino, che potrà venire a conoscenza di tutte le opportunità che l’Europa tramite le regioni mette a disposizione”, come bandi e finanziamenti. “Noi siamo una piccola regione, 1,2 milioni di abitanti ma vorremmo essere precursori di una politica nazionale che guardi all’Europa come una opportunità importante”.
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