Franceschini: “Non tutelare solo l’arte antica, la contemporanea ha tanti maestri”

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ROMA – “Un errore che è stato fatto negli anni passati è stato quello di immaginare che l’Italia avesse il compito di tutelare il patrimonio che ci hanno lasciato le generazioni che venivano prima noi, invece l’arte contemporanea italiana è fatta di talenti e giovani maestri: bisogna investire molto. Abbiamo lavorato per la creatività contemporanea a cominciare da biennale, triennale e quadriennale”.

Così ha commentato il Ministro della cultura Dario Franceschini a margine della presentazione, a palazzo Bonaparte di Roma, del rapporto “Quanto è riconosciuta all’estero l’arte contemporanea italiana?”, pubblicato dallo studio di professionisti per l’arte e la cultura BBS-Lombard con il sostegno di ARTE Generali.