Questo malware – spiega Facebook in un comunicato – ha lo scopo di generare “falsi click sulle pubblicità di Facebook che appaiono sui telefoni degli utenti, dando l’impressione che gli utenti abbiano cliccato su quegli spot”, in modo da intascare i relativi ricavi pubblicitari.
Le app sviluppate dalle due realtà asiatiche – e distribuite sul negozio di applicazioni di Google, il Play Store – fanno infatti parte di Audience Network, la rete di Facebook che consente agli editori di guadagnare mostrando, nelle loro applicazioni, le pubblicità degli inserzionisti di Facebook. In pratica, gonfiando in modo fittizio il numero di click su quelle pubblicità, LionMobi e JediMobi hanno ottenuto da Facebook compensi non dovuti.
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