Fumata bianca! Eletto il nuovo Papa

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Alla quarta votazione i cardinali riuniti in Conclave hanno eletto il nuovo Papa, il 267° successore di San Pietro

ROMA – Fumata bianca! Il comignolo della Cappella Sistina ha emesso il tanto atteso segnale, liberando nel cielo di Roma una nuvola che ha illuminato i volti di migliaia di fedeli riuniti in piazza San Pietro. È il momento che tutti aspettavano: i cardinali riuniti in Conclave hanno finalmente eletto il nuovo Papa, il 267° successore di San Pietro. Un’elezione avvenuta in tempi rapidi, dopo sole quattro votazioni, un fatto straordinario rispetto all’elezione di Jorge Mario Bergoglio nel 2013, che richiese cinque scrutini.

L’aria del pomeriggio era carica di tensione e speranza. I cardinali, vestiti delle loro regge porpore, erano tornati in Cappella Sistina dopo un breve pranzo a Santa Marta, riflettendo sul destino della Chiesa e le immense responsabilità che avrebbero dovuto trasferire al nuovo Pontefice. Le prime due votazioni di quella mattina avevano portato a fumate nere ma le preghiere e i pensieri dei presenti si sono orientati verso una luce di speranza nel pomeriggio.

Poco dopo le 18, mentre il sole cominciava a calare sul Vaticano, il momento culminante è giunto. La fumata bianca ha riempito l’aria di un entusiasmo contagioso, accolto da un fragoroso applauso che ha risuonato tra le antiche mura di piazza San Pietro. I cuori battono forte per l’attesa: chi sarà il nuovo Papa?

Dopo l’annuncio della fumata bianca, il proto-diacono si prepara a proclamare l’Habemus Papam dalla loggia della basilica. Nel frattempo, il nuovo Papa viene condotto nella ‘stanza delle lacrime’, un luogo sacro dove i nuovi leader possono riflettere sull’importanza del proprio incarico e abbandonarsi all’emozione travolgente di un momento storico.

Si racconta che in questa stanza, molti abbiano riso e pianto, sentendosi sopraffatti dalla responsabilità e dall’amore della comunità cristiana. Poi il nuovo Pontefice si affaccerà dalla finestra, il volto luminoso e sereno, pronto a pronunciare le sue prime parole ai fedeli radunati al di sotto di lui. Un momento di profonda connessione, un legame che scorre tra credenti e leader.

E mentre le sue parole risuoneranno nell’aria. Dopo la benedizione Urbi et Orbi, una nuova era per la Chiesa avrà ufficialmente inizio, riempiendo di emozione e aspettativa il popolo di Dio.