“Auspico – ha aggiunto Gabrielli – che la sua lettura integrale porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull’attività dell’Intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione”.
E ancora: “Ci troviamo in un campo delicato. Le opinioni vanno sempre rispettate. Cosa diversa sono le fake news e l’attività volta a una diversa orchestrazione che possono far parte di una strategia di un certo tipo”. Per Gabrielli, “la diffusione del documento è una cosa gravissima. Il fatto che un documento classificato sia stato dato ai giornalisti è un motivo di grande sconcerto”.
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