“Sono tornata qui, nella mia casa di bambina in cerca di piccole cose che mi fanno star bene. Che poi non sono piccole e forse non sono neanche cose – racconta la stessa artista – Sono ripartita a piedi da quella casa di bambina verso Belluno, la mia casa adottiva. Durante quel viaggio la canzone è maturata e ho iniziato a lavorarci con uno spirito nuovo. Arrangiamenti minimali, leggeri, l’apertura sul finale, l’accettazione di tutto e la liberazione. Il racconto di quel viaggio è diventato il video della canzone, perchè, in fondo, lei e tutto il resto del disco non esisterebbero senza quel cammino”.
Giorgia Canton, voce, pianoforte, chitarra e autrice di musiche e testi. Veronese di nascita e bellunese di adozione, è diplomata in conservatorio ma canta e compone da quando ne ha ricordo. I suoi brani sono figli di un intreccio di stili, si tingono di sfumature jazz rimanendo fedeli al pop che da sempre l’accompagna. L’italiano abbraccia atmosfere d’oltreoceano, e la voce è calda e intima, come se volesse sussurrare le sue storie all’orecchio, o cantarle in un salotto con poche persone.
Ha all’attivo un disco dedicato a Charles Mingus e diversi singoli, tra cui spiccano “A un passo da me”, il primo brano scritto in italiano che le è valso la borsa di studio per il corso per autori e compositori al CET di Mogol nel 2018, e “Dove tutto si ferma”, realizzata insieme al chitarrista Filippo Viel e dedicata ai bambini scomparsi nella tragedia del Vajont.
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