La voce di Thorn, ricca di effetti e sfumature, è ancora una volta in primo piano nello scintillante paesaggio di Watt fatto di bassi, beat taglienti, synth e di spazi vuoti, e come in precedenza, il risultato è il suono di una band a suo agio nell’essere contemporanea, dal punto di vista sonoro, ma allo stesso tempo senza età. Parlando del ritorno della band e del nuovo album, Tracey dice: “Ironia della sorte, il suono del nuovo album era l’ultima cosa a cui pensavamo quando abbiamo iniziato il progetto a marzo del 2021. Naturalmente eravamo consapevoli delle pressioni che un ritorno così atteso avrebbe comportato, così abbiamo cercato di cominciare con uno spirito aperto e giocoso, incerto sulla direzione da prendere e aperto all’invenzione”.
La coppia ha registrato in segreto a casa e in un piccolo studio sul fiume fuori Bath con l’amico e ingegnere Bruno Ellingham. Per i primi due mesi, il nome dell’artista sui file dell’album era semplicemente TREN (Tracey e Ben), e le prime registrazioni si concentravano su montaggi di suoni ambientali e loop improvvisati di pianoforte registrati da Ben sul suo iPhone a casa durante l’isolamento forzato dalla pandemia, idee che in seguito sono sbocciate in brani d’atmosfera come When You Mess Up e Interior Space. Tuttavia, man mano che la fiducia cresceva, crescevano anche l’impulso e il ritmo dell’album, che culminava nella scrittura e nella creazione dei brani successivi, come il nuovo singolo “Nothing Left To Lose” e “Caution To The Wind”.
Attraversati da un’alternanza di speranza, disperazione e vividi flashback, i testi dell’album – a volte allusivi, a volte riccamente dettagliati, catturano ciò che si prova a ricominciare. Ben spiega: ‘È stato emozionante. Si è sviluppato un dinamismo naturale. Parlavamo con parole brevi e piccoli sguardi, e abbiamo scritto insieme istintivamente. È diventato più della somma dei nostri due io. È diventato Everything But The Girl da solo”. La rinnovata collaborazione in studio del duo ha portato anche al titolo del nuovo album: “Dopo tanto tempo di lontananza professionale, quando abbiamo iniziato c’era contemporaneamente un attrito e una scintilla naturale in studio”, dice Tracey. “Per quanto abbiamo minimizzato all’inizio, era come se si fosse accesa una miccia. Ed è finita in una sorta di unione, una fusione emotiva. La sensazione è stata molto reale e viva”.
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