Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha rivelato che l’algoritmo poteva prevedere con precisione il rischio di mortalità, di un nuovo ricovero in ospedale e di una eventuale degenza prolungata: “In tutti i casi, il metodo si è dimostrato più accurato rispetto ai modelli precedentemente pubblicati”, spiegano i ricercatori di Big G. “Eravamo interessati a capire se informazioni approfondite potessero produrre previsioni valide su un’ampia gamma di patologie cliniche”, continuano.
L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube