Gualtieri scrive all’Ue: “La previsione di deficit per il 2020 salirà al 2,5% del Pil”

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roberto gualtieri

ROMA – “La previsione di deficit per il 2020 salirà al 2,5% del Pil”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, richiede alle autorità europee un maggior deficit di 0,3 punti percentuali – la previsione precedente era 2,2% – attraverso una lettera al vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e al Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni. La prossima sessione plenaria del Parlamento Ue, prevista a Strasburgo la prossima settimana, si terrà invece a Bruxelles a causa del Coronavirus. “Per causa di forza maggiore, ho deciso che non vi sono le condizioni di sicurezza necessarie per il consueto trasferimento del Parlamento europeo a Strasburgo per la sessione plenaria”, fa sapere il presidente David Sassoli in una nota, spiegando di aver preso la decisione dopo aver ricevuto “un accurato rapporto da parte del Servizio Medico del Parlamento”.

“Gentile Presidente, desidero manifestarLe, a nome mio personale e dell’intera Camera dei deputati, il mio più profondo sconcerto per quanto accaduto in data odierna a Parigi, a seguito della revoca del badge di accesso all’Assemblea nazionale del deputato Alvise Maniero, presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa”. Lo ha scritto il presidente della Camera, Roberto Fico, al presidente dell’Assemblea Nazionale francese Richard Ferrand. L’ok alla relazione sulla nuova richiesta di flessibilità e l’inizio dell’esame del secondo decreto sulle misure economiche anti-coronavirus sono all’esame del governo. Dopo l’ok allo sforamento dai saldi di bilancio (si parte da 3,6 miliardi ma si potrebbe andare oltre) dal governo partirà la lettera all’Ue in cui viene comunicata la decisione sull’esecutivo.

Mercoledì 11 marzo, le Aule della Camera (a partire dalle 11.30) e del Senato (a partire dalle 9.30) esamineranno l’autorizzazione allo scostamento di bilancio propedeutica al varo del decreto legge con le misure economiche per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. Nelle prossime 3 settimane la Camera dei Deputati lavorerà solo nella giornata del Mercoledì per uniformarsi il più possibile alle norme di salvaguardia previste dal governo per il contrasto alla diffusione del CoronaVirus senza interrompere la necessaria attività legislativa. Lo ha riferito Emanuele Fiano del Pd. La decisione è stata presa dalla Capigruppo che ha stabilito l’esame solo di “atti urgenti e indifferibili”.