“L’invasione dell’Ucraina voluta da Putin e le sanzioni ad essa connesse impongono di considerare attentamente le ripercussioni sul settore dell’energia, non solo in Italia ma nell’intera Unione Europea”, ha affermato ancora Di Maio, sottolineando che “si pone con urgenza la necessità di accelerare il processo di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, condizione fondamentale per garantire la nostra stabilità e la sicurezza”. “Per questo lavoriamo di concerto con gli altri Stati membri a una strategia energetica europea – ha sottolineato – Allo stesso tempo, l’Italia resta impegnata anche a livello bilaterale, come dimostrano la mia recente visita in Algeria e la mia presenza a Doha”.
“Rafforzando i legami con il Qatar, e con altri Paesi, dove mi sono recato la settimana scorsa, ci rendiamo autonomi anche da eventuali ricatti dal gas russo”, ha affermato Di Maio aggiungendo: “Abbiamo definito un piano italiano di sicurezza energetica per tutelare i nostri cittadini e le nostre imprese. Stiamo dando il massimo per il nostro Paese. Sono convinto che il consolidamento della partnership energetica con il Qatar porterà sviluppi positivi anche per le nostre imprese”. E ancora: “Ho molto apprezzato la posizione assunta dal Qatar nei confronti di Mosca, una posizione seguita da iniziative concrete da parte di Doha. Ne menziono due, in ordine di tempo il supporto per la mozione ucraina in seno al Consiglio dei Diritti umani, e il sostegno per l’adozione della storica risoluzione di condanna all’aggressione russa, co-sponsorizzata dal Qatar e adottata lo scorso 2 marzo dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite”.
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