Iacona: “Il mio Presadiretta come una serie”

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ROMA – “Quest’anno ragioniamo un po’ come una serie. Ci sono due o tre filoni principali che vogliamo seguire e che tornano nelle varie puntate, non solo con i reportage girati con un certo anticipo, ma anche con gli ultimi aggiornamenti”. Riccardo Iacona si appresta a tornare alla guida di Presadiretta, dal 4 settembre, alle 21.20 su Rai 3 per nove appuntamenti.

“La novità di quest’anno sono gli aggiornamenti dei reportage – spiega il conduttore all’Ansa – Lo faremo anche per la prima puntata: c’è la partita dei soldi che è ancora da giocare. Sulle montagne ci sono state centinaia di frane e i sindaci hanno solo realizzato i lavori urgenti, perché per le opere più importanti mancano i fondi e il timore è che con l’arrivo dell’inverno arrivino altre frane”.

“Stiamo lavorando – prosegue Iacona – sul tema della tiepidezza del contrasto al cambiamento climatico. C’è chi contrasta quello che definiscono estremismo green, vogliamo capire qual è la ratio di queste affermazioni. Li chiamano negazionisti, ma queste posizioni hanno una ragion d’essere anche politica in vista delle elezioni europee”.

Una puntata sarà dedicata anche al conflitto in Ucraina: “Sono tornato in quel Paese in guerra e l’ho trovato ancora più provato: il Pil che non c’è più, i posti di lavoro persi – racconta Iacona all’Ansa – Un paese totalmente sostenuto dai soldi dell’Occidente”.