“Il quarto d’ora di Amedeo”: il debutto letterario di Marcello Scarienzo

MILANO – “Il quarto d’ora di Amedeo” è il romanzo d’esordio di Marcello Scarienzo, nato nel 1988 nel cuore del rione Sanità, a Napoli, dove oggi vive e lavora. Dopo un’esperienza a Londra durata alcuni anni e un lungo periodo milanese, l’autore è tornato nel suo quartiere d’origine per dare voce, con questo primo libro, a una storia profondamente contemporanea. Al centro del romanzo c’è Amedeo Pacella, un giovane napoletano che, dopo una delusione amorosa, lascia la sua città per inseguire a Milano il miraggio di una vita brillante e piena di opportunità. Ma la realtà che si trova ad affrontare è ben diversa: turni di lavoro ripetitivi, contratti instabili e una solitudine che nemmeno la frenesia della movida meneghina riesce a colmare.

Amedeo tenta di colmare quel vuoto affidandosi ai social network, dove cerca connessioni, approvazione e visibilità. Ma la rete si rivela presto una trappola fatta di relazioni effimere, dipendenza da like e dall’immagine, fino a perdere il contatto con la propria identità. L’arrivo della pandemia di COVID-19 non fa che aggravare questo isolamento, spingendo Amedeo verso comportamenti autodistruttivi.

Sarà solo dopo un evento traumatico, una sincera conversazione con l’amico di sempre e un incontro del tutto inaspettato, che Amedeo capirà l’urgenza di recuperare sé stesso. Un percorso di riscoperta che passa anche attraverso la consapevolezza del limite tra ciò che si è e ciò che si mostra, tra il desiderio di apparire e il bisogno profondo di autenticità. “Il quarto d’ora di Amedeo” è un romanzo generazionale, lucido e ironico, che esplora con sensibilità il rapporto tra giovani, aspettative e identità nell’era digitale. Con uno stile diretto e vivido, Scarienzo firma una storia in cui molti potranno riconoscersi.