Il sottile equilibrio tra sogno e realtà nelle opere di Grazyna Fedre

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bagno notturno grazyna fedre

Molto spesso l’arte diviene un modo per evadere dalla contingenza, da ciò su cui lo sguardo si sofferma notando dettagli che, filtrati dalla sensibilità creativa, sono troppo poco legati a quel mondo fantastico che appartiene ad alcuni artisti e che è necessario a esprimere la loro morbida espressività. Ecco dunque che la pittura diviene un punto di connessione, un filtro tra luoghi incantati e ideali e la scelta del punto di osservazione che indugia su emozioni positive, semplici, innocenti. L’artista di cui vi racconterò oggi sceglie questo approccio per narrare il suo mondo ideale.

Il Realismo affonda le sue radici nel Diciannovesimo secolo, con connotazioni spesso di denuncia o di rappresentazione di una realtà dell’epoca fino a quel momento esclusa dall’arte figurativa, per secoli strettamente legata al ritratto o ai soggetti religiosi, se si esclude la parentesi del Romanticismo in cui era stata data priorità alla natura e alla relazione tra la sua forza e impetuosità e l’uomo. Con l’avvento della nuova borghesia, delle lotte per i diritti dei lavoratori, con l’affiorare alla superficie di un mondo sommerso, rinchiuso nelle case umili ben lontane dai salotti nei quali si ammirava e consumava l’arte, i pittori di quel fine secolo cominciarono ad avvertire il desiderio di dare voce anche a tutto quel sottobosco vitale, alle persone umili ritratte nei loro gesti spontanei e quotidiani per svelare al mondo la realtà al di fuori dei palazzi aristocratici. Le opere di Gustave Courbet, in cui spesso evidenziava la vita contadina e umile, con la caratteristica di rappresentare le scene osservate così come apparivano ai suoi occhi senza abbellirle con il filtro dell’emozione, sono simboli indiscussi del Realismo francese, tanto quanto Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo fu simbolo di quello italiano, testimonianza delle lotte di classe che in quel periodo esplodevano. Nel corso degli anni seguenti, e fino ad arrivare ai nostri giorni, la corrente pittorica assunse connotazioni differenti in base alla nazione di provenienza dei vari artisti, così come la scelta dei soggetti da ritrarre che spaziava dalle persone alla natura e cominciava a essere arricchita con sensazioni di cui erano intrise le opere e che, per questo, arrivavano dirette all’osservatore. Il Novecento di Mario Sironi e Ubaldo Oppi, il Realismo Magico di Felice Casorati, il Realismo Americano di Edward Hopper, quello raffinato e retrò di Jack Vettriano, hanno affascinato e continuano ad affascinare appassionati da ogni parte del mondo in virtù di quel manto più meditativo, in alcuni casi emotivo, in altri più affascinato, che questi grandi artisti hanno saputo imprimere nelle loro tele. Nell’epoca contemporanea le regole di ogni corrente artistica sono state sovvertite, o per meglio dire liberalizzate, ampliate e aperte a contaminazioni che ne hanno reso i confini meno definiti e più possibilisti. Grazyna Fedre, polacca di origine ma da anni cittadina italiana, manifesta l’attinenza alla realtà che contraddistingue il Realismo pur avvolgendola di un’atmosfera romantica e sognante, quella all’interno della quale sente di poter esprimere la propria sensibilità, il proprio idealismo che la distacca dalla contingenza e la eleva verso una semplicità e innocenza fondamentali a interpretare il suo animo.

ballo flamenco grazyna fedre
1 Ballo flamenco

I luoghi descritti sono reali eppure quasi magici, come se i protagonisti fossero i personaggi di una fiaba in cui il filo conduttore è la semplicità, la spontaneità, l’immediatezza di gesti naturali ma tuttavia incantevoli grazie al filtro emotivo con cui li osserva la Fedre.

curiosità
2 Curiosità

Affida ai bambini il messaggio che desidera lasciare l’artista, proprio perché in loro non esiste ancora la disillusione, il timore, il pensiero negativo che impedisce all’individuo di restare legato a quell’universo ingenuo e proprio per questo avvolgente e rasserenante.

esplora il mondo
3 Esplora il mondo

L’opera Esplora il mondo rappresenta questa concezione di Grazyna Fedre, concezione che la induce a soffermarsi sulla meraviglia con cui il bambino osserva la realtà circostante, quel mondo sconosciuto che sembra enorme e che solo crescendo realizzerà quanto fosse solo una minima parte, un primo passo verso il cammino della vita. L’atmosfera è soffusa, carezzevole, perché l’artista sente il bisogno di enfatizzare il senso di sicurezza che avvolge la scena e anche il piccolo uomo, al sicuro perché protetto dal suo amico inseparabile, il cane, che sembra vigilare sullo spazio intorno a lui; le tonalità sono delicate, tenui, in armonia con la sensazione che emana dall’opera.

pelliccia soffice
4 Pelliccia soffice

E ancora in Pelliccia soffice l’attenzione delle due bambine è completamente assorbita dal piccolo coniglio che resta fermo a farsi accarezzare, docile e rassicurato dal tocco delicato e dall’assenza di pericoli circostanti; la sicurezza e l’avvolgenza sono le due emozioni che fuoriescono da questa opera, così come nella precedente, e attraverso le quali l’artista si lascia andare a un sentimento quasi materno ed è attraverso quello che osserva le protagoniste, come se ci fosse lei a garantire che niente possa disturbare quell’attimo idilliaco. Ma anche la donna, portatrice di sogni, di profondità, di capacità di non perdere il contatto con un mondo interiore necessario quanto a volte fraglie, è tra i soggetti preferiti da Grazyna Fedre, che affida alle figure femminili forse la lettura della propria stessa natura, la propensione a mantenere il legame con il sogno, con la memoria di attimi perduti e lontani sebbene ancora fortemente presenti all’interno del suo scrigno emotivo.

luogo magico
5 Luogo magico

In Luogo magico la protagonista si trova immersa in un paesaggio fiabesco, che è evocazione del suo ricordo apparso durante il sonno, il legame con un posto forse inesistente che assume caratteristiche straordinarie esattamente in virtù dell’immaginazione in grado di trasformare e trasfigurare la realtà; in quest’opera l’atmosfera è più nitida, più definita, meno sfumata, forse perché il sogno spesso è più vivido e reale della quotidianità vissuta, o forse perché una giovane donna non ha bisogno di essere protetta dal manto ovattato che Grazyna Fedre dona invece ai più piccoli.

meditazioni
6 Meditazioni

Nella tela Meditazioni tutti gli elementi essenziali dell’opera sono posti in verticale uno sopra l’altro, sovvertendo le regole della prospettiva e della profondità ed evidenziando il frangente significativo immortalato, quell’interrogarsi della protagonista su un evento, su una circostanza o forse solo su se stessa e la strada che intende percorrere nella vita, senza dimenticare la propria natura che la tiene legata a ciò che la circonda, al ponte che la sovrasta, agli alberi che costituiscono le sue radici, al gattino che rappresenta gli affetti irrinunciabili; la mano però sfiora l’acqua, come a sottolineare la consapevolezza di dover evolvere, progredire, lasciar fluire gli eventi.

bellezza naturale
7 Bellezza naturale

La formazione da autodidatta non ha impedito a Grazyna Fedre di compiere un significativo percorso che l’ha portata a esporre in molte mostre collettive su tutto il territorio nazionale e vincere due importanti premi d’arte ricevendo il consenso degli addetti ai lavori ma anche del pubblico che si lascia avvolgere dalle sue atmosfere incantate.

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