Confagricoltura su importazioni ciliege da Turchia, Spagna e Grecia

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Preoccupata per la situazione del mercato delle ciliegie che si registra, in particolare, su alcune importanti piazze di commercializzazione

ROMA – “Campagna oscillante per i cerasicoltori, partita con ottime quotazioni all’origine ma repentinamente frenate dalle importazioni, soprattutto da Spagna e Turchia, ma anche da Grecia”. Lo sottolinea Confagricoltura, preoccupata per la situazione del mercato delle ciliegie che si registra, in particolare, su alcune importanti piazze di commercializzazione.

In generale – fa presente Confagricoltura – la qualità delle ciliegie italiane è buona, però i raccolti sono stati ridotti per i danni causati dalle gelate in territori vocati.

In alcune piazze sono state vendute al dettaglio dai 5 euro/kg fino ad arrivare a oltre 8 euro/kg per le ciliegie di Vignola e Ferrovia del Barese, ma i prezzi all’origine sono scesi anche a 2-3 euro/kg (a seconda del calibro).

Bisogna dare prospettive di mercato e valorizzare il prodotto made in Italy apprezzato dai consumatori; per questo in un importante areale produttivo, come quello di Padova, la Confagricoltura è impegnata alla costituzione di una OP-organizzazione di produttori, per abbattere i costi ed acquistare macchinari per essere più competitivi.