Il balzo di quest’anno riflette ovviamente lo shock derivante dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia, che peraltro alcuni paesi vorrebbero ulteriormente inasprire a petrolio e forse anche al gas naturale, andando a esacerbare ancora di più le pressioni sui prezzi. Il sondaggio pubblicato oggi è stato condotto tra io primo e il 4 aprile e ha coinvolto 58 esperti di istituzioni private e banche dell’eurozona, che, va ribadito, forniscono le loro previsioni. L’indagine, che viene condotta su base trimestrale dal 1999, non rappresenta le previsioni della stessa Bce.
Sulla crescita, le previsioni sono state riviste in senso diametralmente opposto: sul 2022 ora in media gli esperti dell’area euro si attendono un più 2,9% del Pil, sul 2023 più 2,3% e sul 2024 più 1,8%. Tre mesi fa prevedevano, rispettivamente, più 4,2% quest’anno, più 2,7% il prossimo e più 1,7% nel 2024.Migliorano invece le previsioni sulla disoccupazione: 6,9% quest’anno, 6,8% il 2023 6,7% il 2020 quattro. Tre mesi fa nella precedente Survey of Professional Forecasters era indicato 7,2% nel 2022, 6,9% del 2023 e 6,8% nel 2024.
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