I fatti contestati alla donna dal pm Laura Colica, titolare del fascicolo, risalgono al gennaio 2011 quando, in qualità di legale rappresentante di una società che si occupava di gestire l’attività di riscossione dalle slot machine attivate da quest’ultima, la donna si appropriava delle somme riscosse per un totale di 375.711 euro: oltre 300mila spettanti all’erario e 31.279 spettanti al concessionario.
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