“Italia Sì”, terza puntata sabato 29 settembre

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ROMA – Sabato 29 settembre il pomeriggio di Rai 1 si colora nuovamente di vita, Marco Liorni (foto) conduce il terzo avvincente appuntamento di “Italia Sì”, un programma innovativo con protagoniste storie, volti emozioni, problemi e soluzioni, ma soprattutto persone comuni, pronte a condividere la propria vita davanti a un pubblico popolare e a un gruppo di «saggi» del mondo dello spettacolo.

Il fulcro del programma è un corner, un podio dove chiunque può salire e dire qualcosa a tutti. E in queste settimane la redazione di Italia Sì è stata letteralmente inondata da richieste di ogni tipo: da struggenti dichiarazioni d’amore a chi ha un problema enorme e non sa come venirne a capo, da persone che vogliono far valere un proprio diritto a chi vuole dire qualcosa a qualcuno, ma non riesce a trovarlo. Da chi sta portando avanti da tempo una dura battaglia personale, alla signora di una certa età che si è iscritta ad un particolare corso.

Ogni persona che ha un’esperienza da condividere può diventare protagonista salendo sul podio di Italia Sì. Marco Liorni nel ruolo di narratore, amico e confidente sarà sempre al fianco di chi deciderà di prendere la parola sullo speakers corner del pomeriggio Rai1.

Attorno alla pedana ci saranno: da una parte il pubblico popolare, che potrà intervenire di pancia nelle varie fasi del racconto, e dall’altra un gruppo di “saggi”, personaggi conosciuti al grande pubblico che daranno il proprio contributo. I tre “saggi” di Italia Sì sono tre personaggi incredibili, tre storie, tre vissuti profondamente diversi tra loro, ma che per vie differenti potranno regalare al pubblico in studio emozioni forti, grazie alle loro esperienze: Rita Dalla Chiesa, giornalista e conduttrice televisiva, ma anche personaggio da sempre profondamente legato all’impegno civile e sociale.

Elena Santarelli, conduttrice, attrice e showgirl ma soprattutto mamma tenace e combattiva. Mauro Coruzzi, artista poliedrico dalle mille sfaccettature, radio, scrittura, musica, televisione, per lui una sola parola d’ordine: rivoluzionare. A loro e al pubblico sarà affidato l’onore e il compito di raccogliere le storie di questa Italia un po’ arrabbiata, sempre pronta a discutere, a lottare, a offrire il proprio aiuto, ma che non ha perso la voglia di sorridere, cantare e ballare.

Tra condivisione e interrogativi si affronteranno anche storie che accendono e dividono gli animi del pubblico arrivando a volte a duri confronti. Italia sì, un po’ come accadeva un tempo nelle piazze della provincia italiana sarà un crocevia di pensieri, problemi, fotografie, ricordi, oggetti, frammenti di memoria e particelle di speranza.