Perfetto con ogni piatto (e outfit…), il rosato è versatile e Instagrammabile. La sua produzione in Italia sfiora un milione di ettolitri, ed è il secondo paese esportatore a livello mondiale
Complice l’uscita al cinema del film Barbie, da oltre un mese ormai è pink mania in ogni settore, e quello del vino non fa eccezione. Il vino rosato negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita costante, decisamente maggiore rispetto alle tipologie bianco e rosso, fino a toccare circa 20 milioni di ettolitri a livello mondiale nel 2019.
Chissà, magari, se Barbie bevesse vino, sarebbe rosé! Fresco, profumato, perfetto per ogni piatto (e outfit…), e decisamente instagrammabile! Un esempio? So chic !, il vino rosato fermo prodotto nel sud della Sardegna dalla cantina Tréguer & Tréguer. Versatile nel gusto, rosa in ogni dettaglio, dal vino profumato che versi nel bicchiere, al tappo in vero sughero pitturato con una vernice alimentare rosa, sicura e che non altera il prodotto, e indubbiamente di grande effetto scenico.
L’Italia oggi è il secondo esportatore in valore a livello mondiale di vini rosati, con 280 milioni di euro nel 2021, e al terzo posto in termini di bottiglie vendute, con una crescita costante dal 2018, toccando quasi un milione di ettolitri nel 2022.
Secondo i dati Osservatorio del vino UIV, la produzione di bottiglie di vino rosato IG si concentra principalmente al nord, con il Veneto al primo posto (31%), seguito dall’Emilia-Romagna (25%), mentre le altre regioni si fermano a pochi punti percentuali, o non ne producono affatto.
“Sono certo che presto le cose cambieranno, e quasi tutte le regioni inizieranno a produrre vino rosé, soprattutto qui in Sardegna, dove si trova il Cannonau, il vitigno rosso più famoso, che possiamo considerare l’antenato della Grenache” commenta Jean-Paul Tréguer, imprenditore francese che ha mollato un’azienda di pubblicità ben avviata con sede a Parigi, per aprire una cantina con la moglie Isabelle, la Tréguer & Tréguer, con la quale producono un unico vino dal 2020, il So Chic !
Il rosato sta guadagnando una fetta di mercato sempre maggiore, perché è considerato un vino giovane, meno impegnativo del rosso, ma più interessante del bianco, versatile, che può accompagnare un intero pasto dall’antipasto al dolce.
“Il rosa ormai non è più solo un colore, ma uno stile di vita, e il rosé lo rappresenta in pieno. Un vino femminile e deciso, perfetto per chi sa cosa vuole e può vantare un gran gusto estetico” conclude Jean-Paul Tréguer.