Le incongruenze nel racconto di un giovane aquilano che aveva chiamato la polizia hanno insospettito gli investigatori che pero’ solo in tarda mattinata, quando il trentenne ha ammesso di essersi inventato tutto, hanno fatto rientrare l’allarme. Per tutta la notte, infatti, la squadra mobile, guidata da Tommaso Niglio, rafforzata dalle volanti e d’intesa con la Procura della Repubblica, ha effettuato battute per cercare i due ladri armati.
Stamani il giovane, nel fornire dichiarazioni spontanee, ha confessato di aver inscenato il fatto di sangue per attirare l’interesse della ex che evidentemente voleva riconquistare. Ora il ragazzo e’ ricoverato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila con una prognosi di venti giorni per ferite ad un fianco. Sara’ denunciato per simulazione di reato e procurato allarme.
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