Questi ragazzi “avranno finalmente tutte le tutele Inps e Inail, un salario minimo orario e vogliamo espressamente proibire la retribuzione a cottimo. Porteremo questo decreto al primo consiglio dei ministri utile, spero entro la fine di giugno in modo da risolvere la situazione in poche settimane. Con questo decreto facciamo anche un’altra cosa: creiamo un precedente internazionale per tutti i lavoratori “digitali”. Perché in Italia nel 2018 ci sono nuove categorie di lavoratori che le norme non sanno come e dove collocare. Questo vale per i riders, ma anche per tantissimi giovani che hanno iniziato la loro carriera con lavori nuovi e on demand”.
I riders, sottolinea Di Maio, “sono simbolo di una generazione abbandonata, ma che da oggi ha lo Stato dalla sua parte. Finora i loro problemi di precarietà e sicurezza sono stati sottovalutati o ancora peggio ignorati. Questi ragazzi rischiano la vita e nessuna assicurazione li tutela. È davvero incredibile che sia passato così tanto tempo prima che venissero riconosciuti loro i diritti elementari. Con il Decreto Dignità finalmente sarà così”.
Da oggi, dunque, “comincia la lotta al precariato giovanile. Voglio che i giovani sappiano che c’è un ministero che sta lavorando per loro. I governi precedenti li hanno resi invisibili e senza voce, a volte persino insultati, noi da oggi per la prima volta diamo loro voce e dignità. Loro li volevano deboli, noi li vogliamo come colonna portante del cambiamento”.
L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube