Le emozioni coinvolgenti e il complicato universo femminile nelle opere di Ernestina Zavarella

470

appassionata vitalità

Negli artisti contemporanei si sta sempre di più affermando la tendenza ad avere bisogno di sperimentare stili espressivi differenti per essere in grado di manifestare ogni sfaccettatura del proprio pensiero, di un sentire che alcune volte ha bisogno di maggiori regole mentre altre se ne vuole completamente liberare, in base a quanto sia impellente il bisogno di comunicare in maniera diretta con il pubblico osservante o, al contrario, di lasciare spunti di riflessione da cui partire per generare una personale interpretazione. La protagonista di oggi segue questa tendenza binaria che le è fondamentale per liberare la sua interiorità in modo più completo.

Molto spesso gli artisti percorrono sentieri espressivi che divengono la base per narrare emozioni forti, intense, le quali non riescono a prendere corpo o a restare all’interno di schemi predeterminati proprio in virtù dell’impetuosità che le caratterizza; sulla base di questo desiderio di abbattere le barriere del conosciuto, del più simile possibile a ciò che lo sguardo vede, è nato nella prima metà del Novecento, il movimento dell’Espressionismo in cui le regole precedenti sono state sovvertite dalla predominanza dell’individuale, del personale, su tutta la realtà facilmente riproducibile. L’epoca era delicata per gli artisti, non solo per i venti di guerra che avevano stravolto le priorità dell’esistenza ma anche in virtù delle nuove scoperte scientifiche e, soprattutto delle prime macchine fotografiche che potevano facilmente e attraverso un solo scatto, riprodurre immagini veritiere del momento immortalato, inducendo così molti pittori a discostarsi dal Realismo, dal Naturalismo, dall’Impressionismo e dai movimenti in cui l’estetica e l’oggettività dovevano essere prioritarie e basilari per la struttura delle opere stesse. In quel momento un nutrito gruppo di creativi volle portare l’arte verso una spiccata personalizzazione, interiorizzazione e, soprattutto, verso la necessità di distinguersi dai nuovi mezzi tecnologici, scoprendo la forza dell’impatto emotivo sulla tela, un’irruenza creativa che affondava le basi nel Fauvismo per poi evolversi nell’Espressionismo prima e poi in tutte le correnti artistiche appena successive, dallo Spazialismo al Materico, dal Metafisico al Surrealismo, dal Suprematismo al Cubismo, dall’Astrattismo all’Espressionismo Astratto. Tuttavia nelle prime opere espressioniste era evidente, dovuto all’atmosfera cupa del conflitto mondiale, la sensazione di paura, di precarietà, di insicurezza così come le emozioni manifestate erano aspre, dure, irruenti, a volte aggressive proprio per sottolineare quello stato d’animo che non poteva essere trattenuto in alcun modo e doveva arrivare in modo inequivocabile alle corde interiori dell’osservatore. Nell’era contemporanea invece il dialogo con il proprio intimo è divenuto più familiare, soprattutto per individui sensibili ed empatici quali gli artisti sono, e dunque l’impellenza e la forza nel raccontare le proprie emozioni si sono attenuate trasformandosi in narrazione più equilibrata, più moderata seppure sempre intensa e capace di far vibrare le corde del fruitore. Ernestina Zavarella, artista romana che scopre ben presto la propria spiccata predilezione per tutte le forme espressive attraverso cui poter dare sfogo a una creatività incontenibile ma che poi, come spesso accade a causa delle vicissitudini della vita, se ne distacca per un lungo periodo, si avvicina all’Espressionismo Astratto e lo sceglie come stile fondamentale e necessario per liberare quelle sensazioni positive e negative, per troppo tempo trattenute.

fecondazione primordiale
1 Fecondazione primordiale
volo d'ali
2 Volo d’ali
mare dentro
3 Mare dentro

Nelle sue tele è leggibile chiaramente un equilibrio probabilmente ritrovato, una stabilità che le consente da un lato di accogliere realisticamente gli eventi dell’esistenza e dall’altro la induce a suggerire che ogni cosa può essere superata; ecco dunque che nel lavoro Mare dentro, il mare apparentemente calmo è rappresentato con colori scuri, intensi, come se sotto quelle acque si nascondano delle insidie, in netto contrasto con il paesaggio astratto da cui è sovrastato, chissà forse raffigurante palazzi nei quali scorre vivida e vivace l’esistenza, o forse arbusti che nonostante il sole sotto cui nascono, trovano ugualmente il modo di sopravvivere.

confluenze
4 Confluenze

E ancora nell’opera Confluenze la Zavarella sembra voler alternare la tendenza dell’uomo a essere diviso tra sogno e realtà, tra terra e cielo, tra desiderio e quotidianità con cui fare i conti; il confine è rappresentato in modo netto e tuttavia indefinito come se la compenetrazione di quel dualismo fosse imprescindibile dalla stessa essenza umana. L’elemento materico sottolinea l’ambivalenza e al contempo ne suggerisce l’appartenenza a un medesimo sentire, come se si trattasse di due facce della stessa medaglia che si incontrano, inevitabilmente, in quel bilico romantico tra fantasia e oggettività. Quando però la Zavarella desidera raccontare quell’universo femmineo che le appartiene tanto quanto le sfaccettate complicazioni che ne emergono, sceglie di avvicinarsi a una maggiore figurazione, pur mantenendosi fortemente legata all’Espressionismo, proprio forse per il bisogno di rendere più diretto un messaggio già di per sé molto enigmatico, ermetico come lo è il vivere della donna nella società contemporanea.

volti di donna
5 Volti di donna
La donna tra forza e sensibilità
6 La donna tra forza e sensibilità

La forza femminile è capace di unirsi e solidalizzarsi, se necessario, rinunciando a sciocche quanto inutili competizioni, e divenire un sostegno in caso di bisogno, questo fuoriesce dall’opera La donna tra forza e sensibilità, così come al contrario è capace di isolarsi per risolvere conflitti interiori e sofferenze che devono essere superate per rafforzarsi, quelle provocate da un amore che esalta così come può affliggere e distruggere il fragile equilibrio interiore, prima di essere in grado di esternarle e condividerle, come nella tela Eros e donna tra illusione e realtà di forte impatto emotivo.

Eros e donna tra illusione e realtà
7 Eros e donna tra illusione e realtà

E poi ancora, in Appassionata vitalità, l’opera in copertina articolo, la Zavarella riesce a descrivere in modo chiaro e avvolgente un impeto emotivo in grado di elevare da terra il sensibile animo femminile, di suscitarne una sensazione di leggerezza ma anche di consapevolezza di poter oltrepassare e vincere ogni ostacolo in virtù della forza di un sentimento. Nel corso della sua carriera Ernestina Zavarella ha esposto su tutto il territorio nazionale – da Venezia a Corigliano Calabro, da Torino a Palermo e, ovviamente Roma – e internazionale con l’esposizione di Cannes del 2018, riscuotendo grande successo di pubblico e di critica. Alcune sue opere sono state inserite per tre anni nel volume Percorsi d’Arte di Rubettino Editore.

ERNESTINA ZAVARELLA-CONTATTI
Email: e.zavarella@gmail.com
Sito web: https://www.pitturiamo.com/it/pittore-contemporaneo/ernestina-zavarella-17205.html
Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100007979508461