Le famiglie italiane preferiscono la liquidità e i piccoli investimenti in progetti eco-sostenibili

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MILANO – Le famiglie italiane preferiscono la liquidità e i piccoli investimenti in progetti eco-sostenibili. «Cala invece l’interesse per i titoli considerati più tradizionali, perché è aumentata la diffidenza verso le istituzioni che dovrebbero tutelare i risparmi».

È questo il giudizio di GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa green promosso da Ener2Crowd.com, la startup italiana che sta rivoluzionando gli investimenti nella sostenibilità ambientale ed energetica. Certo è che l’86% degli italiani riesce a mettere qualcosa da parte ogni mese, rispetto ad una media europea pari al 75%. A sottolinearlo è proprio un’indagine Ener2Crowd.com. Ma i nostri connazionali non vogliono più investire in maniera tradizionale: a ricorrere ai Bpt Futura —ad esempio— non sono stati i piccoli risparmiatori come si è voluto far credere. Da un’analisi dei dati delle aste realizzata da Ener2Crowd.com si evince che la taglia media di ordine è stata pari ad oltre 36 mila euro. «In un Paese dove lo stipendio medio netto mensile dei 18 milioni di lavoratori dipendenti è pari a 1.600 euro, ci vorrebbero quasi 10 anni per poter disporre di una tale cifra» osservano gli analisti di Ener2Crowd.

Su un campione di mille uomini e mille donne di età compresa tra i 18 ed i 64 anni distribuiti lungo tutto lo Stivale ed intervistati da Ener2Crowd, la propensione al risparmio è risultata essere pari al 12% del reddito. Ma il 64% degli intervistati si mostra insoddisfatto dai classici investimenti proposti dalle banche o dagli intermediari finanziari, sfiduciati dai crac del passato e scontenti dai tassi di interesse ormai irrisori. Il GreenVestingForum evidenzia —ad esempio— come il tasso di rendimento medio nei 10 anni del Btp Futura sia pari a circa l’1,29%. Ma nell’ultimo decennio l’inflazione è stata pari all’1,5% ed in quello precedente al 2%. I Btp Futura in concreto non proteggono gli investitori nemmeno dall’inflazione «obiettivo» e rischiano di vincolare capitali per alimentare l’economia in altri modi per 10 anni. Una “fregatura” che aumenterà il divario fra ricchi e poveri.

«La stessa cifra di 5,7 miliardi di euro del totale obiettivo – reinvestita nei 10 anni tramite gli strumenti di finanza alternativa come quelli di Ener2Crowd direttamente su progetti green ad alto impatto sociale ed ambientale – sarebbe invece in grado di produrre 2,3 miliardi di euro di rendimenti per gli investitori ed un gettito di 600 milioni di euro per le casse dello Stato», commenta Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com scelto da Forbes come uno dei 30 talenti globali under-30 di quest’anno.