Le molteplici declinazioni del Cubismo nelle opere di Christian Hoeld (IE)

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woman in a red chair

Osservare la realtà in accordo alla propria interiorità, al proprio sentire, è una delle caratteristiche essenziali dell’artista il quale dona a chi osserva le sue opere, una prospettiva personale oppure a volte semplicemente empatica, nei confronti del soggetto immortalato o dell’istante catturato. Esistono però artisti che hanno un approccio più meditato allo sguardo verso la realtà oggettiva, più inclini a uno studio delle differenti prospettive che sfociano in uno stile particolare ed eccentrico legato a uno dei principali movimenti del recente passato. Il protagonista di oggi sceglie ed esplora questo particolare stile.

Nei primi decenni del Novecento si generò una profonda spaccatura tra gli artisti dell’epoca, tra quelli che volevano restare legati alla figurazione malgrado l’esigenza di distacco da tutte le regole precedenti sul disegno, sulla prospettiva e la profondità, sul chiaroscuro e sulla necessità di immortalare la realtà così com’era, e quelli che invece vollero affermare la totale supremazia della purezza dell’arte che poteva affrancarsi da qualsiasi forma conosciuta e cercare l’essenza del concetto solo attraverso la geometria, la non forma e l’uso dei colori primari. I nostalgici della figurazione affermavano però, senza ombra di dubbio, l’urgenza di sperimentare percorsi espressivi nuovi e inediti, più affini alle evoluzioni che la società europea stava attraversando con l’avvento di scoperte tecniche e scientifiche che erano destinate a cambiare la vita quotidiana di tutti. Il Futurismo, fu un movimento rivoluzionario in cui si teorizzava la scomposizione delle immagini per infondere ai soggetti, e all’osservatore che poi fruiva dell’opera, il senso di movimento, di velocità e di progresso che si respirava in quell’epoca. Parallelamente in Francia nasceva il Cubismo, altro movimento destinato a lasciare un profondo segno nella storia dell’arte mondiale, a seguito di un’esposizione a Marsiglia delle opere di Georges Braque che aprirono la strada a uno stile divenuto celebre nel mondo grazie all’altro suo padre fondatore, Pablo Picasso. A differenza del Futurismo, il Cubismo non si pose l’obiettivo di cercare la velocità, il movimento, bensì assunse una connotazione più contemplativa, più meditata su tutto ciò che veniva osservato e sulla sua rappresentazione che doveva indurre l’osservatore ad avere di fronte a sé simultaneamente tutti gli elementi, tutte le sfaccettature e le angolazioni per dimostrare che pur attraverso una scomposizione dell’immagine e l’annullamento della terza dimensione, le opere non avrebbero perso l’impatto emotivo e l’intensità espressiva. L’artista austriaco Christian Hoeld inizia la sua carriera artistica partendo dall’Impressionismo, a sua volta movimento precursore della frammentazione dell’immagine in piccole e brevi pennellate di colore di cui si poteva vedere il risultato finale solo allontanandosi dalla tela, per poi spostarsi gradatamente verso il Cubismo che contraddistingue le sue opere e che costituisce la base fondamentale per il suo percorso di costante ricerca ed evoluzione.

die verwandlung
1 Die Verwandlung (La trasformazione)

La gamma cromatica è affine alle tonalità terrose predilette da Braque così come lo è l’approccio pittorico decisamente scomposto, sfaccettato, volto a esplorare la realtà osservata sotto forma di figure geometriche frammentate e poi ricomposte che affascinano l’osservatore proprio per la loro molteplicità di piani di osservazione.

the search of God
2 The search of God
my machine
3 My machine is my spreading energy and changes everything

Eppure non si può non riconoscere un’accennata tendenza al movimento che il Futurismo aveva introdotto nelle sue linee guida, in special modo è la produzione artistica di Umberto Boccioni a cui sembrano allacciarsi alcune tele di Christian Hoeld, come The Search of God (La ricerca di Dio) e My machine is spreading my energy and changes everything (La mia macchina è il mio generatore di energia e cambia ogni cosa), in cui l’immagine tende a svelare il senso di evoluzione, dunque di movimento spirituale, che permette a Hoeld di dare un’impronta personale al suo stile artistico.

kubistischer
4 Kubistischer Manner Halb-Akt

La gamma cromatica si amplia e inserisce anche tonalità più accese, più vivaci pur lasciandole sempre sfumate, quasi polverose, per evidenziare l’essenzialità dei volumi geometrici, ma il colore non è steso in modo uniforme bensì a sua volta frammentato, utilizzando quella tecnica impressionista che tanto bene conosce e che sembra sottolineare la sua fedeltà all’idea della scomposizione, dell’insieme che solo nella sua completezza restituisce l’immagine definitiva.

metamorphose n 2
5 Metamorphose n. 2

In Kubistischer Manner Halb-Akt (Seminudo in stile Cubista) e Metamorphose n. 2 (Metamorfosi n. 2) invece mostra tutta la sua attitudine cubista, sottolineando però la predilezione per tonalità più morbide, tenui eppure vivaci, grazie alle quali l’emozione sembra amplificare le linee attraverso cui narra i protagonisti delle due opere, come se le sfaccettature geometriche che li compongono rappresentassero le emozioni e i moti interiori che l’essere umano contemporaneo porta dentro di sé, nascoste eppure evidenti a uno sguardo più approfondito.

time
6 Time

Ma l’inclinazione naturale all’evoluzione e alla sperimentazione di Christian Hoeld non si ferma ai due stili chiaramente riconoscibili bensì tende in alcune opere ad abbandonare la figurazione per avvicinarsi a forme astratte, pur mantenendo la base geometrica, come nella tela Time (Tempo) in cui si evidenzia il concetto della fuggevolezza del tempo, della rarefazione e dilatazione dentro la quale ci si trova a vivere quasi dimenticando che ogni attimo non tornerà mai più; ecco perché la geometria sembra dissolversi e perdersi nello sfondo, intenso e presente, che sembra voler rappresentare la vita, l’esistenza che spesso viene vissuta frettolosamente all’inseguimento dell’ottenere piuttosto che alla cura dell’essere.

couple in transformation
7 Couple in transformation

Nell’opera Couple in transformation (Coppia in trasformazione) Hoeld si sposta quasi completamente verso l’Astrattismo, pur mantenendo sottili linee che sussurrano la presenza dei due innamorati, in evoluzione perché è solo attraverso l’unione di due anime che si può dare vita a una nuova consapevolezza, un inedito modo di guardare il mondo, ecco perché l’artista li narra all’interno di una miriade di colori che si collegano alle sensazioni percepibili quando la vicinanza diviene amplificatore emozionale. Christian Hoeld attraversa il Cubismo e lo manipola per renderlo suo, ma anche per provarne ogni declinazione, ogni possibile variazione ed estensione sulla base del suo sentire artistico. Nel corso della sua carriera ha partecipato a molte mostre collettive e fiere in Austria e in tutta Europa, e ha all’attivo importanti esposizioni personali in gallerie di Vienna e di altre città austriache.

CHRISTIAN HOELD-CONTATTI
Email: ch@art-hoeld.at
Sito web: www.art-hoeld.at
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