Il 24 febbraio Leo Gassmann ha pubblicato “La strada per Agartha”, il suo nuovo progetto discografico. Un ‘concept album’ con molteplici temi e influenze. All’interno del disco, Leo Gassmann parla della ricerca della bellezza e dell’amore per la musica, la rivendicazione della libertà di espressione e di vivere come si vuole e della tutela dell’ambiente. Non a caso il titolo dell’album è tratto dal romanzo “Il dio fumoso” di Willis George Emerson che racconta di un viaggio fantastico di un marinaio che circumnaviga il mondo e scopre una civiltà sotterranea di giganti che vivono di musica e agricoltura, in totale pace e armonia. «Ho immaginato di compiere questo viaggio ad Agartha, un luogo senza guerre e differenze, dove ho incontrato i miei giganti, che poi sono le collaborazioni del disco», dice Gassmann a RTL 102.5. «Dipende dal mood ma i miei brani preferiti sono “Volo Rovescio” e “Figli dei Fiori”, un brano che mi suscita forti emozioni. In particolare “Volo Rovescio” è una canzone che mi gasa molto, dico “aiutami a perdere il cognome che ho, aiutami a perdere il colore che ho”. Ognuno nella vita combatte con degli stereotipi, dobbiamo riuscire a vincerli con informazione e amore», continua.
L’album è stato realizzato con gli amici di una vita e con collaboratori che per l’artista rappresentano una ‘seconda famiglia’. Con la voce narrante di Massimo Dapporto e le firme di Riccardo Zanotti, Giovanni Caccamo e Lodo Guezi, che hanno co-scritto alcuni dei brani presenti nell’album. Oltre ad alcuni duetti, come quelli con Edoardo Bennato e Will & The People, nel disco c’è spazio anche per musicisti del calibro di Gem Archer e Andy Bell, rispettivamente chitarrista e bassista di Noel e Liam Gallagher, e J. Sharrock, batterista dei Gorillaz. Il disco è prodotto da Matteo Costanzo e mixato da Giuseppe Taccini.
Dopo aver vinto Sanremo Giovani nel 2019 con la canzone “Vai bene così”, Leo Gassmann si è guadagnato un posto tra i Big in gara alla 73ª edizione del Festival di Sanremo, dove ha presentato il brano “Terzo Cuore”, scritto e prodotto da Leo Gassmann, Marco Paganelli, Giorgio Pesenti e Riccardo Zanotti. «Il brano è nato da un’idea di Riccardo Zanotti, un amico. Quello del ‘Terzo Cuore’ è un concetto che affascina anche me. Non è per forza riferito ad un amore, ma anche ad un amico o semplicemente ad una persona a cui vogliamo bene. Ho pensato a tutte quelle persone che con le loro piccole e grandi azioni ci rendono la vita migliore», racconta Leo Gassmann a RTL 102.5.
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