Massimo Altieri, infermiere ai tempi del Covid e Mister Alpe Andria

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massimo altieri mare

É stato in prima fila all’ospedale civile di Padova. Lo scorso 13 agosto ha conquistato la fascia al concorso di bellezza: l’intervista a Massimo Altieri

PADOVA – Le notizie di nuovi focolai qua e là nel Paese, legati anche ad arrivi di viaggiatori da nazioni in questo momento investite dal contagio in misura molto marcata; la netta sensazione che per tanti cittadini l’emergenza Covid sia completamente superata, se non proprio “mai avvenuta realmente”, quando così non è (perlomeno leggendo i social, siamo di fronte in parecchi casi ad una percezione piuttosto distorta dei fatti); il progressivo allentamento di abitudini che sarebbe bene conservare sempre e comunque, in quanto regole di igiene generale (lavaggio mani e distanziamento in certe situazioni critiche) portano davvero molta preoccupazione.

Occorre non abbassare la guardia. Ma soprattutto occorre ricordare coloro che hanno operato in prima fila durante la pandemia. Per questo ho deciso di presentarvi Massimo infermiere dell’ospedale civile di Padova.

Anche se l’esperienza degli infermieri italiani al tempo del Covid 19, così come quella degli altri operatori sanitari, o dei soccorritori e dei volontari, è qualcosa che non potrà mai essere descritta interamente.

Giovedì sera, 13 agosto, a Rosolina Mare (RO) nel piazzale fuori dal centro congressi, si sono tenute le selezioni di Mister Italia 2020: in palio il titolo di “Mister Italia Veneto 2020”

La manifestazione è stata una delle prime organizzate “dal vivo” dopo il blocco delle selezioni causato dal Covid-19. A Massimo Altieri di San Severo, residente a Padova è andata la fascia Mister Alpe Adria.

Massimo lavora presso l’Ospedale Civile come infermiere e durante il periodo Covid era nel reparto di terapia intensiva.

massimo altieri sfilataCosa vuol dire essere infermiere durante l’emergenza Coronavirus?

Essere infermiere durante l’emergenza Coronavirus significa: inizialmente non sapere contro cosa si stesse combattendo. Avere il compito, nonostante la paura, di prendersi cura di tutti quei pazienti affetti da questo nuovo nemico. Compito ancora più importante dal momento in cui queste persone erano, per ragioni di sicurezza, distanti dai loro cari.

Caro Massimo nella tua lunga esperienza c’è stata un’emergenza paragonabile a quella odierna?

Nella mia esperienza, pur essendo molto giovane ed avendo ancora tanto da imparare, posso dire che non mi sono mai imbattuto in una situazione simile.

Sei in contatto con colleghi impegnati nei reparti Covid? Che tipo di testimonianze ti arrivano?

Ho tanti amici/colleghi che hanno vissuto come me questa esperienza. Ci sono state tante testimonianze da parte loro, problematiche ancora più difficili da affrontare. Ci supportiamo nonostante la distanza, dal momento che ognuno di noi lavora in regioni diverse. Quello che conta è non abbassare mai la guardia.

La salute degli operatori sanitari è tutelata adeguatamente?

Per quanto riguarda la mia esperienza personale, eravamo forniti dei DPI adeguati e abbiamo lavorato in sicurezza.

Invece, a livello professionale, la preparazione degli infermieri è all’altezza della situazione?

Io credo, senza nulla togliere agli altri Paesi, che la preparazione degli infermieri italiani è molto valida. Dal momento in cui ci sono tante richieste per personale sanitario italiano che arrivano direttamente dall’estero. E credo che la gestione da parte del comparto sanitario italiano si sia distinta al meglio.

L’impatto del Coronavirus cambierà il modo di formare gli infermieri del futuro?

Sicuramente questa esperienza vorrà dire molto per la nostra professione e per chi ha intenzione di intraprendere questo cammino. Bisogna farlo per passione ma allo stesso tempo considerare che non sapremo mai con certezza ciò che avremo davanti negli anni. L’importante è sapere che dall’altra parte ci sarà sempre qualcuno che avrà bisogno di noi. È il nostro lavoro.

Veniamo al concorso di Mister Italia 2020 al quale hai partecipato :raccontaci le emozioni di questa esperienza.

Mi è stata data la possibilità di mettermi in gioco e l’ho colta al volo. Le emozioni sono state davvero tante, soprattutto nel momento della premiazione. Potrei dire un insieme di emozioni, come: felicità euforia, euforia e agitazione allo stesso tempo.

Ti aspettavi di vincere la fascia di Mister Alpe Adria?

Non mi aspettavo di vincere la fascia di mister Alpe Adria, infatti sono rimasto molto sorpreso e soddisfatto. A maggior ragione per il significato storico, per la regione Veneto, di questa fascia.

Si può conciliare lavoro e cura del corpo?O meglio come ti prendi cura di te stesso,raccontaci i tuoi segreti di bellezza.

Io credo che non ci siano schemi da seguire o segreti da svelare. Amo il mio lavoro e amo sentirmi bene con me stesso, credo non ci sia cosa migliore del benessere sia fisico che psicologico. Ad esempio per me l’allenamento è una sorta di evasione dalla routine. Il consiglio che potrei dare è quello di amare innanzitutto se stessi.

Continuerai su questa strada? Quali sono i tuoi progetti futuri ?

Non ho programmi particolari per il futuro. Mi è stata data la possibilità di partecipare a Mister Italia e spero che sia il primo dei tanti passi. Ciò di cui sono sicuro è che non amo arrendermi. E farò di tutto per farmi valere anche su questa strada.

Grazie Massimo.