Massimo Bottura: “La cucina è un gesto d’amore”

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massimo bottura

Lo chef ospite della settima puntata del programma ‘Io credo’ in onda lunedì 30 marzo ore 21.10 su Tv2000

ROMA – “Ho sempre pensato che il cibo scartato fosse un’opportunità. E che questo non sia uno scarto, ma un surplus, cioè cibo prodotto in eccesso”. Lo afferma lo chef Massimo Bottura, nella settima puntata del programma ‘Io credo’, in onda su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) lunedì 30 marzo ore 21.10, condotto da don Marco Pozza e per la regia di Andrea Salvadore. All’interno della puntata anche la storia di Matteo Cavagnini, capitano del Santa Lucia Basket in carrozzina.

“Quando a Expo – racconta Bottura – abbiamo dovuto, perché ci siamo trovati di fronte a un tema fondamentale, nutrire il pianeta, tutti i governi venivano da me e cercavano di coinvolgermi, essendo il cuoco italiano più in vista, in varie manifestazioni, feste, etc., ma nessuno mi chiedeva che cosa pensavo io veramente su come nutrire il pianeta”.

“Ci sono 860 milioni di persone circa – sottolinea Bottura a Tv2000 – che non hanno niente da mangiare. E allora che cosa significa nutrire il pianeta? È molto semplice, per un cuoco è semplicissimo: è prendere tonnellate di cibo e trasformarle in qualcosa di meraviglioso, di pasti straordinari, per sfamare questi milioni di persone”.

Durante l’Expo, ricorda Bottura a Tv2000, “ci sono stati cuochi che non hanno voluto partecipare a questa nostra iniziativa, perché erano molto cuochi. Dicevano: ‘Oh, ma io sono un tre stelle Michelin. Non uso, nelle mie preparazioni, questi prodotti’. Ci sono stati altri cuochi che sono partiti dall’altra parte del mondo, alle ore 8.30 hanno aiutato a svuotare il furgoncino con le eccedenze alimentari dell’Esposizione universale e hanno messo a disposizione la loro creatività e il loro genio per questo progetto. Dipende tutto da quello che hai dentro. Io dico: ‘La cucina è un gesto d’amore’”.