Mattarella cita le tante calamità naturali in Italia

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ALESSANDRIA – “Polesine 1951 con la rottura degli argini del Po; Firenze 1966, con l’esondazione dell’Ombrone e dell’Arno; il Biellese 1968; Valtellina 1987 con il gigantesco sbarramento che interruppe il corso dell’Adda creando un vasto lago artificiale che minacciava i centri sottostanti. I meno giovani ricorderanno la delicata e impegnativa operazione di “tracimazione” delle acque che venne realizzata; Sarno e Quindici 1998; Livorno 2017; Belluno 2018 con la tempesta Vaia; Emilia Romagna 2023. Non dobbiamo rimuovere la memoria. Del resto, proprio qui ad Alessandria, il Bormida e il Tànaro si sono ripresentati con allarme nel 2016. L’ottobre 2020 ha visto la Sesia travolgere il ponte tra Romagnano e Gattinara, registrando anche il giorno più piovoso degli ultimi 60 anni sul territorio piemontese. Si tratta di date, di eventi, iscritti nella memoria degli italiani, nella memoria dei piemontesi e che, ogni giorno, ci interpellano”.

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando ad Alessandria nel trentennale dell’alluvione.