Un brano in cui il campanello del tram diventa un basso, tra segnali acustici, scambi di binari, rumori meccanici e voci elettroniche: “I tram, gli autobus, e la metro, che a Torino è storia piuttosto recente, mi affascinano fin da bambino, sono i vascelli, i bastimenti, i giganti benevoli della città. I loro suoni ci cullano da sempre, ma sono anche suoni che cambiano e talvolta memorie che si perdono”, spiega l’artista.
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