“Con le sue canzoni – aggiunge – Paolo ha dato voce al lungo Sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta. La sua Contessa non è mai passata alla radio ma è diventata un inno cantato da milioni di studenti e operai”. Acerbo ricorda che Pietrangeli aveva da tempo problemi di salute “ma ogni volta che gli abbiamo chiesto di darci una mano con umiltà si metteva a disposizione. Sentiva il dovere di dare una mano a ricostruire una sinistra nuova nel nostro Paese”.
E infine: “Nel 1999 scrisse un bellissimo ‘Il canto per Rifondazione’ che recita: ‘comunista è l’impegno morale’. Un impegno che Paolo con umanità generosa non ha mai dismesso. Ciao Paolo. Chi ha compagni non morirà”, conclude il segretario del Prc.
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