No Tav, corteo a Torino: “Opera economicamente insostenibile”

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Decine di migliaia in piazza contro la Torino-Lione: presenti sindaci da tutta Italia e anche dalla Francia

TORINO – Più di 70mila persone hanno sfilato per le strade di Torino, con partenza da piazza Statuto e arrivo a piazza Castello. Erano presenti sigle provenienti da tutta Italia, una fitta delegazione di sindaci, studenti, comitati cittadini. L’8 dicembre, che da anni è la Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte e per la Difesa del Pianeta, i No Tav sono scesi in piazza per manifestare contro la Torino-Lione.

Quella che si è svolta lungo le strade di Torino è stata una sfida alla manifestazione di sostegno alla Tav del 10 novembre scorso organizzata dal comitato “Sì, Torino va avanti”.

Alberto Perino, leader del movimento No Tav, lancia un forte appello al M5S, ricordando le promesse fatte durante la campagna elettorale: “Chiediamo che tutto questo abbia fine, lo chiediamo con forza al M5S perché l’avevano scritto nel loro programma”.

Ci rendiamo conto che non sono soli al governo ma gli chiediamo di resistere e portare a casa quello che hanno promesso. Non accettiamo nessun tunnel”.

“Hanno voluto fare l’analisi costi benefici,” prosegue Perino “se è fatta in modo serio non potrà che dare un solo risultato: l’opera economicamente è insostenibile, inutile e devastante per l’ambiente”.

Il senatore M5S Alberto Airola ribadisce: “L’analisi costi benefici prima o poi arriverà e la Tav non si farà, lo stiamo dicendo chiaramente e credo stiano facendo un buon lavoro. L’opera non si farà mai. Sono sei mesi che stiamo lavorando”.

Il vicesindaco di Torino Guido Montanari ha sfilato dietro lo striscione ‘Amministratori No Tav’: “Essere qui significa rappresentare una città e una maggioranza che ha votato un programma” ha affermato. “La sindaca Appendino la pensa come me e io qui la rappresento”.

Da parte sua, la sindaca di Torino si è espressa nel tardo pomeriggio tramite facebook definendo la Tav “una grande opera che rappresenta un modello di sviluppo del passato a fronte di un mondo che sta cambiando molto velocemente con prospettive inedite. A manifestare c’erano giovani, donne, professionisti, cittadini, dalla Val Susa e non. Persone che vogliono ribadire che un futuro disegnato su un modello di sviluppo alternativo, sostenibile e collettivo è possibile. E che non può essere rappresentato dalla linea Torino-Lione”.

Insieme ai primi cittadini piemontesi sfilano sindaci di molte città italiane: “Siamo qui perché condividiamo le preoccupazioni e le posizioni dei sindaci della valle e dei cittadini: è un’opera devastante e inutile” afferma il vicesindaco di Napoli Enrico Panini, che aggiunge: “Non c’è bisogno di grandi opere, ma che quelle che ci sono vengano messe in sicurezza, che scuole e ospedali funzionino e che il trasporto regionale possa essere degno di questo nome”.

Tra i partecipanti, anche una quindicina di gilet gialli francesi, dalla valle della Maurienne, e un sindaco francese, Gilles Margueron, che amministra il comune di Villarodin Bourget. “Siamo qui per dimostrare che anche in Francia e non solo in Italia si protesta contro il Tav” afferma Margueron, e aggiunge: “In Francia poche persone sanno quello che può succedere, non c’è informazione. Per ora ci sono solo i soldi dell’Europa per le discenderie, non per l’opera. Un’opera inutile: quei soldi potrebbero essere spesi per cose più utili”.

Il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha espresso un “grande rispetto per chi è sceso in piazza oggi a favore di una idea alternativa e sostenibile di futuro, di progresso”, specificando che l’analisi costi benefici serve a “rendere più consapevole e informata questa sana discussione pubblica”.

A cura di Barbara Miladinovic