“Non Stop – la stagione dei talenti”, lo speciale di “Unici” in onda a Natale

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ROMA – “Non Stop” ha rappresentato nel mondo della televisione italiana, un programma rivoluzionario che ha aperto la strada a un nuovo modo di fare il varietà. “La trasmissione che vanta il maggior numero di tentativi di imitazione”, come recitava il suo stesso sottotitolo. Un format innovativo a cui Unici dedica una puntata speciale, una strenna natalizia di oltre due ore e mezza intitolata “Non Stop – la stagione dei talenti” che andrà in onda il 25 dicembre alle 21.05 su Rai2.

Giorgio Verdelli, autore e regista di Unici, ripercorre attraverso i protagonisti del programma un intero periodo storico, la seconda metà degli anni 70, che ha cambiato profondamente gli equilibri di quell’epoca e rivela molti retroscena inediti e divertenti.

Sono anni di fermento. E’ nel 1977 che viene inaugurato il mitico studio ’54 a New York e sempre nello stesso anno scoppia la febbre del sabato sera che fa di John Travolta una star mondiale. Ed altrettanto globale diventa il fenomeno punk nato nelle periferie inglesi. Anche la Tv comincia a sperimentare nuovi linguaggi e nuovi modelli espressivi: nascono su Rai2 programmi innovativi come Odeon e L’Altra Domenica.

In questo microcosmo creativo nell’ottobre del 1977 debutta su Rai1 “Non Stop”, un programma che mischia risate e trasgressione e rompe tutti gli schemi della televisione italiana. Una fucina di talenti, i più grandi talenti della storia della televisione che si sarebbero poi affermati nel cinema, nel cabaret, in tv. Far ridere in quegli anni ha un sapore liberatorio. “Non Stop”, il giovedì sera, rappresenta un appuntamento solenne e irrinunciabile.

Già la sigla, inimitabile, con la scritta Ballata senza manovratore, cioè programma senza conduttore, restituisce l’idea del programma: una scena ed una sequenza ininterrotta e caotica di cabaret, musica e ballo in cui si percepisce un’idea creativa originale. Un mix che ribalta i canoni tradizionali imposti dal varietà sino ad allora e inchioda lo spettatore ad una perenne risata.

Sotto la regia di quel genio di Enzo Trapani, l’audacia dell’allora dirigente Rai Bruno Voglino e i testi di Alberto Testa, Mario Pogliotti e del giovane autore Giancarlo Magalli, “Non Stop” porta sul suo palco comici sconosciuti scovati nei teatrini off, chiamati affettuosamente cantine. Da questa esplosione di creatività, che inventa formule, spettacoli ma soprattutto personaggi, trovano un’immediata visibilità i talenti che ancora oggi rimangono inimitabili.

Giorgio Verdelli ripercorre quegli anni intervistando Carlo Verdone; Lello Arena, Enzo Decaro de “La Smorfia”, di cui faceva parte anche Massimo Troisi; Umberto Smaila, Jerry Calà, Franco Oppini e Nini Salerno “I Gatti di vicolo Miracoli”; Enrico Beruschi; Marco Messeri; Jack la Cayenne; Nino Formicola del duo “Zuzzurro e Gaspare”; Alessandro Benvenuti de “I Giancattivi” e molti altri. In un intreccio di repertorio e racconti inediti, Verdelli ci conduce in quel caos straordinario che divenne subito un cult, un modello di nuova comicità e di un nuovo modo di fare televisione, una vera rivoluzione del costume.