Organizzazione di spazi, tempi, ruoli, necessità stando in casa

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Come organizzare le giornate in casa al meglio? Wiko con il supporto della professional organizer Sabrina Toscani ha redatto una mini-guida

MILANO – In questi giorni le restrizioni e le disposizioni si fanno sempre più rigide. La situazione di emergenza ci costringe a stare a casa, molto tempo insieme e senza gli impegni esterni che cadenzano di solito le giornate. Celebrity e influencer si espongono direttamente invitando le persone a rispettare questa importante regola e gli hashtag come #iorestoacasa invadono i social media.

Wiko, brand di telefonia portavoce del “lusso democratico” ha voluto interpellare un’esperta riconosciuta, Sabrina Toscani, Fondatrice di Organizzare Italia, co-fondatrice e presidente di APOI Associazione Professional Organizers Italia, proprio per redigere una guida che rispondesse a una semplice domanda: “come organizzare al meglio queste giornate in casa?”.

Perché è vero che c’è finalmente più tempo per godersi quella serie TV rimasta a metà o un nuovo libro, ma è altrettanto vero che si devono fare i conti con smart working, esigenze di studio dei ragazzi, come anche con la necessità di gioco dei più piccoli e con la volontà di tenersi in forma tra le mura domestiche.

Lavorare su tempi e spazi condivisi in famiglia, i consigli

Wiko con Sabrina Toscani ha stilato questi cinque pratici consigli, utili per provare a lavorare sui tempi e sugli spazi condivisi in famiglia.

  1. Iniziare la giornata con una riunione familiare, un momento di condivisione e confronto non solo per chiarire insieme ciò che sta succedendo, esprimere le proprie paure, essere ascoltati e cercare conforto, ma anche per impostare un’organizzazione famigliare diversa dal solito per questa particolare emergenza. Tutti i membri della famiglia, anche i più piccoli, devono essere coinvolti e particolare attenzione deve essere data a quei temi su cui durante l’anno non c’è il tempo e la possibilità di soffermarsi.
  2. Rivedere e ottimizzare gli spazi di casa. Sono molte le condizioni di convivenza in metrature ridotte o comunque non abituate a ospitare tutti i componenti di una famiglia per le intere 24 ore di una giornata. Occorre quindi chiedersi se gli spazi domestici necessitano di essere rivisti alla luce delle nuove esigenze, per esempio la crescita dei figli o il bisogno di avere un’area dedicata per lo studio o per una pratica sportiva in casa. Ogni componente deve poter dire la sua rispetto a cosa poter migliorare in casa e prendersi la responsabilità di un determinato spazio. Se i bambini sono troppo piccoli per fare da soli ci vorrà l’affiancamento di un adulto, che cercherà comunque di ascoltare le loro proposte per poi condividere insieme le soluzioni da adottare.
  3. Imparare a organizzare il tempo. Ogni membro della famiglia condividerà le sue esigenze con gli altri relativamente per esempio al tempo da dedicare al lavoro in smart working o al tempo da dedicare a sé stesso o a un hobby. Alla luce delle esigenze registrate si potrà creare una macro-scaletta della giornata, in cui vengono riportate le attività comuni, come giochi di società, guardare un film, ascoltare musica, e le attività individuali come il lavoro, lo studio, suonare uno strumento, momenti in cui ci si impegna a rispettare l’impegno non disturbando.
  4. Gestire al meglio le faccende domestiche. Questi giorni di convivenza in casa sono la migliore occasione per impostare un’equa condivisione delle attività necessarie per la pulizia e l’organizzazione della casa. Partendo da una lista delle cose da fare ciascuno può scegliere o pescare a caso alcune attività che si impegnerà a portare a termine entro la giornata. Se ciascuno offre il suo contributo il lavoro è meno pesante per tutti. Sarà un ottimo insegnamento da ripetere nei mesi a venire.
  5. Fare il punto delle 24 ore. Un momento verso la fine della giornata potrebbe essere dedicato a fare il punto, vedendo ciò che ci si era ripromessi di fare e ciò che invece non si è fatto. Un metodo per tenere tutti motivati e per prevenire i contrasti, mettersi d’accordo su regole di condivisione e di gestione degli oggetti, degli spazi e dei tempi non risolve tutte le tensioni che possono scoppiare in casa, ma certamente può aiutare a diminuirne il numero e scoprire un metodo che può tornare utile in qualsiasi momento, anche non emergenziale.

Consigli alla mano, ora occorre solo metterli in pratica, lavorando tutti insieme in famiglia per il rispetto delle esigenze di tutti.