“Origini” tra archeologia e storia: la prima puntata su Rai 2

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Un programma dedicato al tema affascinante delle radici più antiche e profonde della nostra nazione e dei suoi territori: è “Origini”, in onda da domenica 1° ottobre alle 15.00 su Rai 2. Nella prima puntata, intitolata “Orvieto, le origini nell’acqua”, i conduttori Francesco Gasparri e Valentina Caruso andranno alla scoperta di questa città che appare come sospesa tra due mondi: quello ‘di sopra’, inondato dalla luce del sole, e quello ‘di sotto’, avvolto nelle tenebre di 1200 cavità.

Si parte dall’area archeologica del Fanum Voltumane, il “luogo celeste”, uno dei più importanti santuari del mondo etrusco, per esplorare poi la grande Necropoli del Crocifisso, che con le sue tombe a camera e il suo impianto regolare racconta come doveva essere la città dei vivi. Mentre Valentina Caruso sarà al Museo Archeologico Nazionale, per scoprire il ricchissimo corredo funerario delle tombe, Francesco Gasparri entrerà in un antico pozzo, nelle viscere dell’Orvieto “underground”, un luogo unico dove si snodano un dedalo di cunicoli legati alla ricerca e alla conservazione dell’acqua.

Il racconto continua seguendo il filo dell’acqua che porta i due esploratori prima al Pozzo di San Patrizio e al Pozzo della Cava, per poi raggiungere, attraverso un suggestivo percorso naturalistico, le Ex Officine Netti, la centrale idroelettrica che ha portato la luce a Orvieto, illuminando per primo il Teatro Mancinelli. Qui Francesco e Valentina trovano Guido Barlozzetti che, da orvietano doc, racconta di alcuni illustri personaggi della cittadina, senza dimenticare il genio di Luca Signorelli, di cui ricorrono i 500 anni dalla morte. La puntata avrà una seconda collocazione sabato 7 ottobre su Rai 1 a partire dalle 11.25 con una versione che raccoglie il meglio del viaggio.

“Origini” è un programma di Pietro Raschillà scritto con Stefania Bove e Giuseppe Giunta, Domenico Nucera, Luciano Palmerino, Marco Papola, Paola Petrolati, a cura Valentina Loreto, produttore esecutivo Alessandra Badioli, regia Giuseppe Govino.