Parlamento Europeo, approvata la Direttiva sul diritto d’autore

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BRUXELLES – Giornata storica per i creatori di contenuti. Dopo cinque anni di discussioni e nonostante una massiccia campagna promossa dai giganti del web, ieri il Parlamento Europeo ha adottato la Direttiva sul diritto d’autore.

A seguire i lavori del Parlamento Europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, c’erano il Vicepresidente SIAE Salvo Nastasi, il Direttore Generale Gaetano Blandini, il Maestro Nicola Piovani e una vivace delegazione di studenti del Conservatorio di Musica Santa Cecilia, dell’Accademia Silvio D’Amico e del Centro Sperimentale di Cinematografia, partiti ieri in pullman da Roma, per sostenere con la loro presenza l’approvazione della Direttiva Copyright.

Per Anders Lassen, Presidente del GESAC, “questa è una vittoria senza precedenti per i creatori europei, che ora potranno esercitare i loro diritti e ricevere un’equa remunerazione da piattaforme come YouTube. L’Europa sta adottando un regolamento equilibrato che consentirà lo sviluppo dell’economia digitale europea di pari passo con il settore creativo”.

“Una giornata storica, per la cultura e per l’Europa”: è questo il saluto dell’industria culturale italiana all’approvazione della direttiva europea sul Copyright nelle parole del direttore di Confindustria Cultura Italia (CCI), Fabio Del Giudice. “Il Parlamento europeo – ha sottolineato Del Giudice – ha approvato definitivamente una riforma equilibrata delle regole per l’utilizzo dei contenuti culturali in rete mettendo fine alla legge della giungla che ha governato internet dalla sua nascita e riequilibrando i diritti tra chi crea cultura e chi la diffonde per fini economici”.

“Contrariamente a quanto enunciato nei proclami di alcuni – ha proseguito – la nuova normativa garantisce la massima libertà di espressione on line, aggiungendo anzi tutela giuridica ad alcune forme di utilizzo delle opere dell’ingegno. Allo stesso tempo rende più efficace il contrasto alle utilizzazioni improprie di tali opere e consente a chi produce cultura di riappropriarsi di parte del valore economico del proprio lavoro fino ad oggi sottrattogli dalle grandi piattaforme”.

“Un grazie sentito a tutti i parlamentari europei che hanno saputo resistere alle incredibili pressioni esercitate nei loro confronti in questi anni da chi ha utilizzato ogni mezzo per cambiare il corso di questa battaglia di civiltà e per i diritti di chi crea cultura – ha concluso – Grazie ai parlamentari che hanno votato SI, l’Europa ha dimostrato di poter essere ancora ‘guida’ nel nuovo mondo globalizzato”.